In questo nuovo contesto dettato dalle misure per arginare il proliferare della malattia, le restrizioni agli spostamento e le nuove modalità di esercizio delle attività economiche ha seri risvolti sul piano aziendale: non solo in termini operativi e produttivi, ma anche per quanto concerne scadenze e chiusure di bilancio.
Le operazioni di chiusura dei conti, di revisione contabile e di approvazione del bilancio subiranno lo slittamento concesso dell’approvazione (sia per il ricorso al maggior termine dei 180 giorni sia per norme di proroga).
A tal fine risulta aggiornare le valutazioni o quantomeno le informazioni in nota integrativa.
Dal punto di vista pratico, lo svolgimento delle riunioni dei Cda e delle assemblee societarie non dovrebbe in linea di massima subire particolari variazioni e poiché assicurato dalla possibilità oramai ampiamente diffusa di sfruttare strumenti di teleconferenza.
Il Nuovo codice della crisi di impresa ha ampliato il ventaglio di responsabilità in capo agli amministratori, prevedendo nel caso una responsabilità solidale con gli organi di controllo e revisione delle Srl.
Ricordiamo che le principali novità apportate nel Codice Civile sono:
1. effettuazione di una comunicazione almeno semestrale da parte degli organi delegati al Cda e, se nominato, al collegio sindacale in relazione al generale andamento della gestione e alla sua prevedibile evoluzione;
2. è previsto che gli amministratori rispondano verso i creditori sociali per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale;
3. le Srl che superano i nuovi limiti quantitativi, se non hanno già provveduto, dovranno nominare un revisore o il collegio sindacale nell’assemblea che approva il bilancio 2019. Il primo compito dei nuovi revisori sarà valutare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria in cui si trovano queste società.
Gli effetti del corona virus sull’economia potranno richiedere alle Società colpite da particolari effetti negativi a seguito ad esempio della chiusura forzata di attuare sistematicamente delle strategie e delle politiche aziendali volte ad evitare od affrontare eventuali scostamenti negativi tali da farle rientrare in una situazione di crisi.
Proprio in termini di responsabilità è quindi fondamentale analizzare, soprattutto in questa circostanza, la continuità aziendale.
I seguenti indicatori possono rappresentare un valido supporto nella valutazione della stessa, monitorandoli sulla base degli effetti del virus sulla singola realtà aziendale:
Anche l’utilizzo degli indici di allerta individuati dal CNDCEC già da ora, può instillare nelle aziende una buona pratica affinchè diventi routinaria e sostenga le aziende in una più immediata valutazione della propria continuità aziendale.
Ricordiamo che un’azienda è un sistema, inserito in un panorama costellato di altri soggetti economici che subiscono esternalità e fattori esterni, non sempre gestibili.
Nella valutazione della propria situazione e del proprio contesto di riferimento rilevano anche:
Nell’ipotesi in cui il redattore di bilancio riscontri significative incertezze deve darne informativa nella nota integrativa, nella quale riportare le informazioni relative ai fattori di rischio e alle incertezze identificate, le ragioni che le qualificano come significative e le ricadute che esse possono avere sulla continuità ed i piani aziendali futuri per fare fronte a tali rischi e incertezze.
Le aziende seguite dal team Open adottano questi strumenti già da molti anni, consigliamo infatti di cogliere l’obbligo normativo come un’opportunità, anche per le aziende che ancora oggi non fanno uso di tali strumenti, fondamentali per garantire il controllo ed il dominio dell’impresa.
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