La sostenibilità è un tema molto sentito, tanto che numerosi consumatori e finanziatori si dichiarano disposti ad investire maggiormente in aziende che rispettano l’ambiente e la società, anche a costo di pagare un prezzo più elevato.
Per tale motivo, è necessario per queste aziende comunicare in modo trasparente il proprio impegno su questi temi e gli impatti positivi (e negativi) da loro generati sul piano economico, ambientale e sociale. Lo strumento che permette di rendere note le azioni intraprese e le attività svolte è il Bilancio di Sostenibilità.
È un documento di carattere informativo pubblicato una volta all’anno mediante il quale un’impresa comunica ai suoi diversi interlocutori la propria strategia di sostenibilità, ovvero i traguardi già ottenuti e gli obiettivi che intende raggiungere in relazione ai criteri ESG (Environmental, Social e Governance).
Il Bilancio di sostenibilità è obbligatorio per alcune tipologie di enti:
ma può essere redatto da tutte le aziende che intendono dimostrare il proprio impegno per la sostenibilità.
È un documento rivolto a tutti gli stakeholders – o portatori di interesse verso l’azienda – sia interni sia esterni, nello specifico: dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali, investitori e finanziatori.
È un’assunzione di responsabilità da parte dell’azienda nei loro confronti; pertanto, deve fornire una rappresentazione chiara e trasparente degli effettivi impatti generati dall’azienda stessa, compresi i rischi affrontati e le opportunità conseguite. Ciò al fine di aumentare la fidelizzazione degli stakeholders e, quindi, generare valore nel tempo.
Viene redatto secondo gli Standard GRI (stilati dal Global Reporting Initiative), un sistema attendibile e riconosciuto a livello internazionale.
Attualmente tali standard sono suddivisi in:
Il loro ultimo aggiornamento del giugno 2022 ha rivisitato l’informativa generale (standard GRI 2, con effettività da gennaio 2023) e ha introdotto gli standard settoriali (alcuni con effettività da gennaio 2024), in particolare: oil e gas, carbone, agricoltura, acquacoltura e pesca.
Per quanto riguarda la stesura del Bilancio, è necessario seguire un flusso di attività determinato,:
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