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Sospensione degli ammortamenti

Come funziona, pro e contro

Con il Decreto Agosto, con il fine di arginare gli effetti negativi della pandemia e permettere alle imprese di ridurre l’iscrizione di perdite a bilancio, è stata riconosciuta la possibilità di sospendere l’ammortamento delle immobilizzazioni, siano queste immateriali o materiali.

Sul punto si è espressa anche Assonime con la Circolare 2/2021 specificando che l’accesso alla misura dovrà essere giustificato dal mancato o ridotto utilizzo dei beni oggetto di sospensione.

A chi si rivolge

Tale facoltà può essere esercitata dai soggetti che adottano i principi contabili nazionali.

Come funziona

Le aziende possono sospendere fino al 100% l’ammortamento dell’esercizio in corso al 15 agosto 2020 per tutti quei beni ad utilizzo temporalmente limitato. Di conseguenza, è possibile sospendere anche solo parzialmente le quote di ammortamento. Allo stesso modo, la sospensione può essere adottata per singolo cespite, per gruppi di immobilizzazione oppure all’intera voce di bilancio.

Ad ogni modo, non viene preclusa la possibilità di rivalutare gli stessi beni oggetto di sospensione.

Un esempio. Se una società possiede due impianti, di cui uno che, per effetto della pandemia, non è stato utilizzato a pieno regime, potrà sospendere la quota di “inutilizzo”, imputando a conto economico esclusivamente la differenza.

L’entità della quota di sospensione dovrà essere destinata ad una riserva indisponibile.

Conseguenze

Ridurre l’ammortamento farà sì che dovrà estendersi di un anno la vita utile residua, imputando la quota sospesa a conto economico dell’esercizio successivo.

Nel caso in cui siano presenti vincoli in forza dei quali non sia possibile estendere la vita utile dei beni, si dovrà procedere ad una redistribuzione della quota sospesa in aggiunta alle quote residue, aumentandone il valore pro quota.

Ulteriore onere è quello di indicare in nota integrativa:

  • Quali beni sono colpiti da sospensione;
  • In che misura è stata esercitata la facoltà;
  • Le motivazioni alla base della sospensione;
  • Gli effetti stimati sulla situazione patrimoniale ed economica.

Nel caso in cui non si sia tenuti alla redazione della nota integrativa, si potranno inserire tali informazioni in calce allo Stato Patrimoniale.

Decidere di optare per la sospensione degli ammortamenti non è una scelta scontata. Bisogna valutare il trade-off tra ottenere un bilancio positivo ma non reale, con un aumento dei costi negli esercizi successivi, e il deposito di un bilancio in negativo, in vista di ricavi ben maggiori nel breve periodo. Occorre quindi sfruttare strategicamente l’apparenza in luogo della sostanza.

Tags: Credito Investimenti 4.0

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