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SMART&START: Sostegno alle start-up innovative

Che cos’è Smart&Start Italia

Smart&Start Italia è uno strumento agevolativo istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

A chi si rivolge?

La misura agevolativa è riservata alle start up innovative (esistenti o in fase di creazione) localizzate su tutto il territorio nazionale, che intendono investire in progetti atti alla produzione di beni e servizi con alto contenuto tecnologico e innovativo di importo compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso 0 su una percentuale delle spese ammissibili e possono presentare domanda di agevolazione anche le persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve intervenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Possono ottenere le agevolazioni Smart&Start Italia, anche le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.

Cosa finanzia Smart & Start Italia

Sono ammissibili alle agevolazioni i piani d’impresa avviati successivamente alla
presentazione della domanda di agevolazione e:

  • a) Caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo
  • b) Mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale,
    dell’intelligenza artificiale, della block-chain e dell’internet of things
  • c) Finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i piani d’impresa devono prevedere spese ammissibili, al netto dell’Iva, di importo non superiore a euro 1.500.000 e non inferiore a euro 100.000, inclusi gli importi di cui comma 7 del decreto in oggetto.

Le spese e i costi ammissibili

Le spese di investimento agevolabili, sostenute dopo la presentazione della domanda, riguardano:

  • immobilizzazioni materiali (quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici,
    ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività
    d’impresa, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’iniziativa
    agevolata);
  • immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa
    agevolata;
  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa, ivi compresi i servizi di incubazione e di accelerazione d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing;
  • personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati
    all’art. 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012.

I costi di gestione agevolabili, sostenuti nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento, riguardano:

  • interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa;
  • quote di ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici;
  • canoni di leasing ovvero spese di affitto relativi agli impianti, macchinari e attrezzature;
  • costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori aventi i requisiti indicati all’art. 25, comma 2, del decreto-legge n. 179/2012;
  • licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
  • licenze relative all’utilizzo di software;
  • servizi di incubazione e di accelerazione di impresa.

Tipologia di finanziamento

Le principali novità introdotte al decreto ministeriale del 30 Agosto 2019 sono le seguenti:

  • percentuale del finanziamento agevolato al 90% delle spese ammissibili per quanto riguarda le aziende interamente costituita da giovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne, o che prevedano la presenza di almeno un soggetto qualificato, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni;
  • durata del finanziamento da 8 a 10 anni;
  • restituzione del finanziamento a fondo agevolato solo per il 70% per le start-up innovative localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (il restante 30% è a fondo perduto);
  • premialità riguardanti le aziende che:
    1. attivano collaborazioni con acceleratori di impresa, incubatori, innovation hub e organismi di ricerca;
    2. operano al centro Nord e realizzano piani di impresa al Sud;
    3. hanno il rating di legalità;
    4. dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato.

Le domande per la richiesta di agevolazione possono essere inviate a Invitalia, gestore della misura, a partire dal 20 Gennaio 2020.

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