Non è una novità che l’ultimo periodo sia stato costellato da un generale aumento dei prezzi: aumento delle materie prime, incremento dei costi dell’energia sono le prime cause. Queste, a fianco dello strascico dei ritardi nelle consegne da parte dei fornitori. Insomma, non un quadro roseo.
Così come ne sta risentendo il settore privato, anche il pubblico subisce le stesse problematiche, con il rischio che le gare aggiudicate per le opere del PNRR possano non terminare.
Dati alla mano, solo nel primo semestre dell’anno, gli effetti degli extra costi dei materiali hanno portato ad un fermo delle gare delle grandi opere e un conseguente annullamento delle procedure precedentemente avviate.
Urge quindi un aggiornamento del quadro economico e della base d’asta dei singoli interventi.
Per cercare di recuperare i vari ritardi accumulati, nei prossimi mesi sarà fondamentale realizzare una serie di procedure, quali ad:
Circa il rifinanziamento dei progetti, con il Decreto Aiuti del maggio scorso (Dl n. 50/2022), il Governo aveva stanziato 7,5 miliardi aggiuntivi. La conversione in legge del decreto prevedeva che entro 45 giorni si sarebbe dovuto emanare un ulteriore decreto per definire le procedure e le regole per la richiesta dei fondi e per la loro ripartizione.
Il documento che si è a lungo atteso è il Dpcm 28 luglio 20022 che disciplina le modalità di accesso al Fondo per l’avvio di opere indifferibili e che stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2022, la n. 213.
Il provvedimento disciplina la procedura per l’accesso al Fondo da parte delle amministrazioni statali istanti per consentire l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, delle procedure di affidamento previste dai cronoprogrammi degli interventi indicati per le opere che presentino un fabbisogno finanziario esclusivamente determinato a seguito dell’aggiornamento dei prezzari.
Al Fondo accedono in via prioritaria le opere e gli interventi finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR.
Ai fini dell’accesso al Fondo, il termine massimo di presentazione delle istanze è fissato al 17 ottobre. Le istanze saranno presentate al Mef dall’amministrazione statale competente dopo che avrà effettuato una istruttoria sulla base della richiesta pervenuta direttamente dalla stazione appaltante.
Il Mef, a sua volta, avrà poi 30 giorni, dunque, fino al 16 novembre, per determinare la graduatoria degli interventi tenendo conto dell’ordine di priorità delle opere da rifinanziare.
Solo con il tale provvedimento che definisce la graduatoria si sarà in grado di assegnare le risorse.
Sulla stessa Gazzetta ufficiale n. 213 di ieri, 12 settembre, è stato pubblicato anche il decreto MEF 5 agosto 2022 che stabilisce le procedure relative alla gestione finanziaria delle risorse previste nell’ambito del PNRR.
Tale decreto prevede che le amministrazioni centrali possano richiedere delle anticipazioni a valere sul fondo Next Generation EU-Italia. La richiesta motivata è permessa per consentire il tempestivo completamento delle attività del PNRR e il raggiungimento dei relativi obiettivi entro le scadenze previste.
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