Le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti (limitatamente al rapporto riferito al biennio 2022-2023) hanno tempo fino al 20 settembre 2024 per la presentazione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile.
Il nuovo decreto del 2 luglio 2024, reso pubblico presso il sito istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, modifica la precedente proroga già individuata dal decreto interministeriale del 3 giugno scorso che aveva fatto slittare i termini dal 30 aprile 2024 al 15 luglio 2024.
Ogni due anni, le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti devono redigere un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile occupato in azienda. Il rapporto tratta dei seguenti argomenti:
L’obbligo di redazione ed invio del rapporto delle pari opportunità per come è attualmente nasce nel 2021 con la Legge n. 162 che abbassa la soglia dimensione per l’invio del rapporto a 50 dipendenti. Ulteriormente è stata inserita la Certificazione sulla parità di genere «al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità». In particolare, l’ottenimento della Certificazione è collegato alla concessione dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico del datore di lavoro, determinato in misura pari all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui.
La parità di genere è un elemento che negli anni sta acquisendo sempre maggiore rilevanza, soprattutto nel rapporto con i propri stakeholder: vedi l’attribuzione di punteggi maggiori in caso di appalti o il riconoscimento di premialità nel caso di misure contributive locali e nazionali. Ulteriormente, tutti gli aspetti legati alla parità di genere si inseriscono ampiamente nella sezione Social del Bilancio di Sostenibilità ESG, facendo acquisire maggior rilevanza e spessore al documento nella sua interezza.
Pertanto, la parità di genere, riferendosi anche ai dati necessari al Rapporto sulle pari opportunità, converte l’obbligo in opportunità.
La trasmissione del rapporto avviene esclusivamente in modalità telematica sul sito www.servizi.lavoro.gov.it, previa autenticazione con SPID o CIE del legale rappresentate ovvero di altro soggetto abilitato. La proroga intervenuta è dovuta agli aggiornamenti all’applicativo informatico per la compilazione.
Entro lo stesso termine previsto per la trasmissione (20 settembre 2024 per il rapporto biennale per il biennio 2022- 2023) l’azienda deve trasmettere copia del rapporto e della ricevuta alle rappresentanze sindacali aziendali.
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