Lo scorso mese il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha firmato il decreto attuativo per la misura PNRR denominata “parco agrisolare”. Per questa misura sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro a valere sugli esercizi 2022 fino al 2026.
Per il bando effettivo dovremo aspettare ancora un po: il termine ultimo è il 30 giugno 2022.
L’obiettivo della misura è la diversificazione delle fonti energetiche, puntando ad un maggiore utilizzo di quelle rinnovabili, tramite il sostenimento degli investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Possono proporsi:
Il successivo bando individuerà gli specifi codici ateco.
Sono invece esclusi i produttori agricoli in regime di esonero IVA, con un volume di affari inferiore a 7 mila euro.
Gli investimenti e le attività connesse dovranno essere realizzati in un tempo di diciotto mesi a partire dalla pubblicazione dell’elenco degli ammessi, mentre per collaudo e rendicontazione il termine ultimo è il 30 giugno 2026.
Circa le spese, saranno rendicontabili quelle che permettono l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza non inferiore a 6kWp e non superiore a 500 kWp. Sono inoltre ammissibili i lavori connessi di riqualificazione, come la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e la realizzazione dell’isolamento termico.
L’impianto fotovoltaico è l’intervento per così dire trainante, mentre i lavori di riqualificazione sono facoltativi.
E’ previsto un contributo complessivo massimo di 50 mila euro.
Sempre nel rispetto del massimale previsto, mentre per le regioni del sud la percentuale di contributo è del 50%, per le altre regioni è fissata al 40%.
Sono comunque previsti dei punteggi ulteriori a seconda della dimensione aziendale, in caso di ZES o di ulteriori caratteristiche soggettive (es. giovani agricoltori).
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