Super e iperammortamento verso la proroga. Più peso alle PMI.
Sono iniziate le prime valutazioni riguardanti la possibile proroga di super ed iperammortamento fiscale ed anche riguardo ad alcuni ritocchi possibili in materia di credito d’imposta per ricerca e sviluppo.
L’obbiettivo di fondo sarà quello di premiare, più che in passato, le piccole e medie imprese e ove possibile anche le micro.
Per quanto riguarda i maxi ammortamenti, secondo lo staff dello Sviluppo economico ed alcuni esponenti leghisti, sarebbe necessario correggere il sistema per far sì che vi sia più equilibrio nel beneficio delle risorse.
Si sta dunque valutando l’idea di fissare per l’iperammortamento un importo massimo che permetta, a differenza di quanto avvenuto fino ad ora, di aumentare il numero di piccole imprese premiate rispetto alle grandi. A questa manovra non dovrà necessariamente affiancarsi la revisione delle attuali aliquote (ammortamento al 150% per beni materiali, 40% per i software legati al piano Impresa 4.0, e al 30% per il superammortamento relativo ai beni strumentali non legati ai processi di digitalizzazione).
Sarà valutata anche la possibilità di ridisegnare in modo più complessivo la materia, riordinando (come da richieste) i coefficienti della tabella di ammortamento fiscale così che tenga in considerazione più che tutto i cicli di vita dei beni ad alto contenuto tecnologico sempre più contenuti.
Vi è anche l’ipotesi di spostare il focus dell’iperammortamento: dai macchinari verso progetti che utilizzano i dati raccolti per migliorare i processi produttivi.
Anche per quanto riguarda il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo invece, ci si concentrerà sulle PMI magari permettendogli di calcolare ai fini del beneficio l’intera spesa effettuata in ricerca e non solo quella in incremento rispetto alla media del triennio 2012-2014; tale calcolo potrebbe invece rimanere in vigore per le grandi imprese.
Fonte: Il SOLE 24 ORE
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