22 Maggio 2023
Pillole di legge: il Decreto lavoro riassunto in 10 punti
Lo scorso 4 maggio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge n. 48 2023, in materia di Lavoro.
Una misura molto attesa e poliedrica, che interviene sotto diversi aspetti. Di seguito gli interventi di maggior interesse e impatto:
- Si istituisce l’Assegno di inclusione, che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza dal prossimo gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza; viene inoltre inserito l’obbligo lavorativo per gli “occupabili”
- Istituzione del “Supporto per la formazione e il lavoro” a partire dal prossimo 1 settembre 2023 per alcune categorie di soggetti che non rispettano i requisiti di accesso all’assegno di inclusione
- Taglio del 4% al cuneo fiscale, per il secondo semestre 2023, attraverso l’esonero parziale dai contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti
- Si innalza la soglia dei fringe benefits esenti IRPEF
- Si inaspriscono le regole in materia di sicurezza sul lavoro e ampliate le tutele contro gli infortuni per studenti e lavoratori della scuola
- Sono previste novazioni inerenti la disciplina del contratto di lavoro a termine, con durata oltre i 12 mesi fino a un massimo di 24 mesi.
- Nuovi incentivi alle assunzioni:
- Di persone con disabilità con contratti a tempo indeterminato
- di percettori di assegno di inclusione (esonero contributivo del 100% per 12 mesi)
- dei giovani NEET under 30 iscritti al programma “Incentivo Occupazione Giovani” (contributo del 60% della retribuzione per 12 mesi, cumulabile con altre misure in vigore).
- Possibilità di rateare per il pagamento dei debiti contributivi fino a 60 mesi,
- Aumento della soglia dei voucher a 15.000 euro annui e del numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato a 25 per i soli settori dei congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi di divertimento;
- Riduzione delle sanzioni amministrative per omesso versamento delle ritenute previdenziali che potranno essere rimodulate “da una volta e mezza a quattro volte l’importo omesso”.