La certificazione sulla parità di genere, prevista dal Codice delle pari opportunità tra uomo donna, è un documento certificativo volto a dimostrare il rispetto di alcuni parametri minimi previsti dalla Prassi UNI/PdR, pubblicata il 16 marzo 2022, contenente le Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere.
Il documento certificativo come accennato, deve poter esplicare il rispetto di alcuni parametri minimi in alcuni ambiti strategici che sono:
La valutazione di tali aspetti prevede l’assegnazione di un certo punteggio, utile alla certificazione finale.
Le agevolazioni legate alla parità di genere
Accanto ad alcune misure regionali di interesse (vedi bando della Regione Lombardia) volte a sensibilizzare le aziende all’argomento della parità di genere, l’INPS ha istituito un esonero contributivo a favore delle aziende in possesso della Certificazione della parità di genere.
L’agevolazione prevede un esonero contributivo fino a un massimo dell’1% dei versamenti totali dell’impresa, con un tetto di 50 mila euro.
Possono accedere al beneficio tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che abbiano conseguito la certificazione. In particolare:
Per avere il riconoscimento all’esonero contributivo sarà necessario presentare domanda all’INPS entro il prossimo 30 aprile, allegando la Certificazione in proprio possesso (ottenuta entro il 31/12/2022) e indicando la retribuzione media mensile globale. In caso di precedente invio della domanda, sarà necessario procedere con la rinuncia di quanto inviato e presentare una nuova domanda sostitutiva. La domanda di decontribuzione consta dei seguenti elementi:
Il beneficio è parametrato su base mensile, in riduzione dei contributi previdenziali a loro carico.
Essendo il limite massimo annuo di esonero fruibile pari a 50 mila euro, mensilmente si ha un esonero di 4.166,66 €, considerando un numero di mensilità pari a dodici.
Va fatta attenzione all’entità del beneficio. E’ infatti previsto uno specifico plafond a copertura di tale misura, pari a 50 milioni di euro. Nel caso in cui le domande dovessero erodere tale plafond, il beneficio sarà comunque riconosciuto, ma procedendo al riparto delle risorse disponibili tra i richiedenti.
L’agevolazione è cumulabile con altri esoneri e riduzioni purchè non sia previsto un divieto. Inoltre, l’esonero si configura come misura generale e pertanto non figura tra gli aiuti di stato.
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