Categories: News

Nuovo Decreto energia: vediamo cosa cambia

Con la pubblicazione in Gazzetta del 29 settembre del Decreto Energia, il Governo pubblica nuove misure dedicate a realizzare interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio, stanziando 1,6 miliardi di euro.

Tra le diverse misure previste, all’art. 3 troviamo la “Riforma del regime di agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica”. Consiste nell’adeguamento della normativa nazionale alla comunicazione della Commissione europea 2022/C 80/01, del 18 febbraio 2022, secondo cui, a decorrere dal 1° gennaio 2024,  le imprese che nel 2023 risultavano essere energivore e che:

  1. operano in uno dei settori ad alto rischio o a rischio di rilocalizzazione previsti dall’allegato 1 della suddetta Comunicazione;
  2. pur non operando in alcuno dei settori di cui alla lettera precedente, hanno beneficiato, nell’esercizio 2022 oppure nel 2023, delle agevolazioni previste dal Decreto Mise 21/12/2017 riguardante le «Disposizioni in materia di riduzioni delle tariffe a copertura degli  oneri  generali  di  sistema  per  imprese energivore»

possono accedere a nuovi contributi a copertura degli oneri generali del sistema elettrico, relativi al sostegno delle energie rinnovabili.

In particolare:

  1. le imprese energivore operanti in uno dei settori ad alto rischio, nella misura del minor valore tra il 15%  della  componente degli oneri generali destinata  al sostegno delle fonti rinnovabili di energia e lo 0,5% del valore aggiunto lordo dell’impresa;
  2. le imprese energivore operanti in uno dei settori a rischio, nella misura del minor valore tra il 25%  della  componente degli oneri generali destinata  al sostegno delle fonti rinnovabili di  energia  e  l’1%  del valore aggiunto lordo dell’impresa;
  3. per le altre aziende i parametri sono differenti a seconda dell’annualità di riferimento:
  4. 2024, 2025 e 2026: il minor valore tra  il  35% della componente degli oneri generali destinata al sostegno delle fonti rinnovabili di energia e l’1,5% del valore lordo aggiunto dell’impresa;
  5. 2027: il minor valore tra il 55% della componente destinata  al  sostegno delle fonti rinnovabili di energia e il  2,5%  del  valore lordo aggiunto dell’impresa;
  6. 2028: il minor valore tra l’80% della  componente  degli oneri generali destinata  al  sostegno delle fonti rinnovabili di energia e il  3,5% del  valore lordo aggiunto dell’impresa.

Spetterà poi al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica stabilire i termini e le modalità per la presentazione delle domande di ammissione per settore.

Si specifica che l’accesso alla nuova contribuzione richiede la stesura della diagnosi energetica, anche nei casi in cui l’impresa soggetta all’obbligo medesimo abbia adottato un sistema di gestione dell’energia conforme alla norma ISO 50001. A controllare il rispetto di tale obbligo sarà l’Agenzia nazionale per le  nuove  tecnologie,  l’energia  e  lo Sviluppo  economico  sostenibile  (ENEA).

Tags: Misure territoriali

Recent Posts

Certificazioni ISO: Italia conquista il podio

L’Italia si conferma tra i leader mondiali per numero di certificati attivi. Dai dati più recenti disponibili di ISO Survey…

6 giorni ago

Settore del tessile: nuovo round di 15 milioni di euro

Firmato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Russo, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle…

7 giorni ago

Bando Giovani Talenti: novità per la nuova imprenditoria

Lo scorso 21 gennaio 2025, con una dotazione finanziaria pari a 1,5 milioni di euro, la società Finanziaria di Valle…

1 settimana ago

Parità di genere: contributi alle PMI per l’ottenimento della certificazione

Unioncamere, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, promuove il progetto di Certificazione della parità di genere per…

2 settimane ago

Adeguata e sistematica reportistica: come superare un controllo

Il 5 dicembre 2024 è stato pubblicato il testo di prassi UNI/PdR 171, elaborata da UNI, associazione privata senza scopo…

2 settimane ago

Proroga del Tax credit ZES Unica con un limite di spesa pari a 2,2 miliardi di euro

La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato l’agevolazione sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese localizzate in specifiche…

2 settimane ago