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Nuova Sabatini Green: come funziona?

Il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Mady in Italy) ha recentemente pubblicato la circolare n.  410823 inerente l’operatività della Nuova Sabatini.

La Nuova Sabatini nasce con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese, sostenendo gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Con l’ultima circolare viene presentata la versione green dello strumento, dedicata agli investimenti a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi, che sarà operativa a partire dal 1° gennaio 2023.

Chi può fare domanda?

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • abbiano sede legale o un’unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Possono, inoltre, presentare domanda di agevolazione le imprese non residenti nel territorio italiano, con sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea e che alla data di presentazione della domanda non hanno una unità locale in Italia e che dimostrano il possesso dell’unità locale in Italia in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Quali sono le spese green ammissibili?

Le spese ammissibili riguardano l’acquisto, anche in leasing finanziario, di beni strumentali nuovi di fabbrica strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi d’investimento, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.

I beni oggetto di agevolazione devono essere muovi e ad uso produttivo, correlati all’attività svolta dall’impresa ed essere ubicati presso l’unità locale dell’impresa in cui è realizzato il programma d’investimento.

Quali spese non possono essere rendicontate?

Non sarà possibile invece ottenere alcuna forma contributiva:

  • per l’acquisto di componenti o parti di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale;
  • relative a macchinari, impianti e attrezzature usati, fatti salvi i beni “ad uso mostra” e quelli venduti “con riserva di gradimento” o “a prova”;
  • relative a macchinari, impianti, attrezzature e software acquistati con permute e contributi in natura;
  • connesse a commesse interne;
  • per l’acquisto o la locazione di terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere;
  • che si riferiscono a “immobilizzazioni in corso e acconti”;
  • di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;
  • per prestazione di servizi e consulenze di qualsiasi genere;
  • relative alla formazione del personale impiegato dal soggetto proponente, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma;
  • imputabili a imposte e tasse;
  • relative al contratto di finanziamento e a spese legali di qualsiasi genere;
  • relative a utenze di qualsiasi genere, ivi compresa la fornitura di energia elettrica e gas;
  • per pubblicità e promozioni di qualsiasi genere;
  • ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a 516,46 euro al netto di IVA;
  • relative a macchinari, impianti e attrezzature rigenerati.

Che tipo di agevolazione sarà riconosciuta?

Oltre al finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, è riconosciuto in aggiunta un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti 4.0;
  • 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
Tags: Credito Investimenti 4.0

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