Categories: News

Nuova Sabatini: aumento delle agevolazioni in caso di capitalizzazione

Il Decreto ministeriale n. 43 del 2024, redatto a cura del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tratta del nuovo assetto della misura agevolativa per gli investimenti denominata Nuova Sabatini.

La Nuova Sabatini è un aiuto di Stato riconosciuto in forma di contributo in conto interessi, a fronte di investimenti effettuati tramite locazione finanziaria piuttosto che leasing da parte di piccole e medie imprese. È una misura strutturale annualmente rifinanziata e molto usata, basti pensare che attualmente il plafond di 100 milioni di euro vede un residuo disponibile del solo 2%.

Con l’obiettivo di aumentare l’appeal della misura per le imprese in fase di crescita, da luglio sarà possibile per alcune PMI accedere a percentuali maggiori di contributo, purché effettuino aumenti di capitale. Ma andiamo per step ed entriamo nel merito del prossimo assetto agevolativo, per il quale sarà necessario aspettare almeno il 1° luglio 2024: il MIMIT avrà tempo fino a tale data per pubblicare tutti i moduli aggiornati e delineare tempi e modalità di accesso al regime agevolativo rinnovato.

Tipologie di investimento

Per prima cosa è fondamentale riepilogare le tipologie di investimento che rientrano all’interno della Nuova Sabatini:

  • per “investimenti in beni strumentali” si intendono: l’acquisto, o l’acquisizione – nel caso di operazioni di leasing finanziario-, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell’articolo 2424del codice civile, nonché’ di software e tecnologie digitali destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale;
  • per “investimenti 4.0” vengono considerati: l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultra larga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, come elencati, rispettivamente, negli allegati A e B alla legge n. 232/2016;
  • tra gli “investimenti green” rientrano: l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Definito il perimetro operativo, possiamo passare agli altri elementi, come ad esempio le risorse finanziarie, che ammonteranno a ben 80 milioni di euro.

Beneficiari e iter di domanda

I soggetti beneficiari saranno sempre le PMI in forma di società di capitali e che risultino “sane” (perciò non colpite da possibili cause ostative e comunque non compliant al Nuovo Codice della Crisi di Impresa.

Passiamo ora all’iter di richiesta: nella versione vigente della Nuova Sabatini la richiesta di contributo deve essere fatta contestualmente alla richiesta di finanziamento o di leasing.

Nella nuova versione, essendo previsto un aumento di capitale, quest’ultimo deve essere già stato deliberato dalla PMI, in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento che la società intende richiedere. L’aumento di capitale potrà avvenire esclusivamente nella forma del conferimento in denaro e dovrà risultare all’interno della delibera come “versamento in conto aumento capitale”.
Pertanto, prima ancora di sottomettere domanda di contributo, occorrerà procedere preliminarmente alla delibera dell’aumento di capitale. All’atto di presentazione della domanda, l’azienda interessata dovrà allegare apposita Dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante l’avvenuta adozione della delibera.

La sottoscrizione dell’aumento dovrà poi avvenire entro i primi 30 giorni successivi alla concessione del contributo della Nuova Sabatini. Sempre nei 30 giorni dovrà avvenire anche il primo versamento dell’aumento di capitale, pari ad almeno il 25%, oltre all’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, qualora previsto.

Sono però previste alcune eccezioni: nel caso di

  • azienda con unico socio
  • società a responsabilità limitata semplificata
  • investimento di importo inferiore a 200 mila euro

il versamento dovrà avvenire per l’intero importo dell’aumento di capitale deliberato e sottoscritto.

Nel caso di corresponsione del contributo della Nuova Sabatini in più quote annuali, sarà necessario per la società beneficiaria, procedere al versamento di singole quote di aumento capitale, in misura proporzionale al riconoscimento del beneficio, e preliminarmente all’erogazione di quest’ultimo: l’erogazione del contributo è infatti subordinata all’avvenuto versamento dell’aumento di capitale.

Passando alle agevolazioni, a quanto ammonta l’appeal del nuovo sistema?
L’aliquota ordinaria del 2,75% (3,575% in caso di investimenti green o 4.0) sale al 5% in caso di piccole imprese e diventa del 3,575% in caso di medie imprese.
Nel caso in cui, a fronte della delibera non avvenisse il versamento dell’aumento di capitale, l’azienda richiedente non potrà nemmeno convertire la propria richiesta di contributo in una richiesta di Nuova Sabatini “ordinaria”, ma dovrà procedere alla presentazione di un’ulteriore domanda, sempreché sia nei termini e versino ancora le condizioni per poterlo fare.

Tags: Documento informativo

Recent Posts

Industria 5.0: online il nuovo Registro dei Moduli Fotovoltaici

Dal 13 novembre 2024, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), ha attivato la…

4 giorni ago

Settore tessile, della moda e degli accessori: pubblicate le date di apertura dello sportello

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il decreto direttoriale dell’8 novembre 2024, ha definito le modalità…

5 giorni ago

Nuovi standard VSME: una guida per le PMI verso la sostenibilità

Il 30 ottobre 2024 sono stati pubblicati i Revised VSME - Standard ESRS volontario per le PMI. Il documento, reso…

7 giorni ago

In arrivo il nuovo quaderno sulla sostenibilità

Il 5 novembre 2024, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, un nuovo quaderno sulla…

1 settimana ago

Stanziati 4 milioni di euro per il recupero e riutilizzo dei prodotti al Sud

4 milioni di euro per valorizzare la conservazione e il riutilizzo di prodotti, questo è il bando pubblicato lo scorso…

2 settimane ago

Marchi nazionali di interesse storico: dal 2 dicembre il via ai progetti di continuità e valorizzazione

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, rende operativa la norma prevista…

2 settimane ago