Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, si è corretto in merito alla FAQ relativa all’ammontare delle spese rilevanti.
Inizialmente era stato affermato che, erano considerate ammissibili solo le spese nette sostenute per la pubblicità separatamente dalle spese relative ai compensi per le società concessionarie .
E’ però risultato difficile per le società sopracitate, esporre in fattura il loro margine specifico.
Per questo motivo, la risposta del Dipartimento è stata modificata come segue:
«le somme complessivamente fatturate da società concessionarie della raccolta pubblicitaria sono interamente ammissibili ai fini del calcolo del credito d’imposta, in quanto costituiscono, per l’operatore economico committente, l’effettiva spesa sostenuta per l’acquisto degli spazi».
Si ritengono comunque escluse le spese effettuate da chi si avvale di servizi di consulenza, di intermediazione o di altro tipo poiché costituiscono effettivamente costi accessori.
Entro il 22 Ottobre potranno essere trasmesse le dichiarazioni correttive per sostituire le eventuali dichiarazioni già inviate.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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