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10 Gennaio 2020

Modifiche al Codice della Crisi: nuovi rinvii e decreti correttivi

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Il Decreto del Codice della  Crisi di impresa sarà oggetto di nuove revisioni nel corso del prossimo anno

È in fase di definizione un nuovo decreto correttivo, che sarà oggetto di discussione dal Consiglio dei Ministri, per poi essere approvato entro la primavera del 2020.

Da una prima bozza attuale, possiamo indicare che le novità maggiormente rilevanti risultano essere le seguenti:

  • Per le piccole imprese, le procedure di allerta sono prorogate di 6 mesi. L’obbligo di segnalazione è quindi posticipato al 15 febbraio 2021.
    Ricordiamo che per piccole imprese si intendono quelle che negli ultimi due esercizi non abbiano superato i 20 dipendenti o 4 milioni di euro di attivo o 4 milioni di euro di ricavi.
  • La segnalazione in capo all’amministrazione finanziaria (dovuta in caso di superamento della soglia di indebitamento IVA scaduto del 30% del volume d’affari dell’azienda) viene abbassata al 10%.
  • L’ OCRI (Organismo di Composizione della Crisi) sarà probabilmente composto da soli 3 membri.
  • Per quanto riguarda l’Albo nazionale dei professionisti incaricato di gestire la Crisi, potranno avervi accesso tutti i professionisti che abbiano esercitato detti ruoli in almeno due procedure negli ultimi 4 anni.
  • Infine, vengono ridotte le ore di formazione da effettuare per l’accesso alla qualifica.

Spostato il funzionamento dell’Albo dei gestori della crisi

Si segnala che il termine previsto per il 1 Marzo 2020 come scadenza per l’emanazione del decreto volto a disciplinare le modalità di funzionamento dell’Albo suddetto, viene rinviato di 3 mesi, così che l’albo dei curatori dovrebbe essere pronto a giugno e divenire operativo entro agosto 2020, in linea con le altre modifiche.

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