All’interno del modello Redditi 2023 troviamo il nuovo rigo RU151 denominato “Cumulo”, la cui finalità è quella di poter verificare il rispetto del divieto del doppio finanziamento.
Ricordiamo che il suddetto divieto, sancito a livello europeo, dispone che lo stesso costo facente capo ad un intervento, non possa essere rimborsato due volte tramite fonti di finanziamento pubbliche, anche di diversa natura.
La compilazione del rigo RU151 richiede le seguenti informazioni:
2. l’esercizio di riferimento tra il 2020, il 2021 e il 2022), coincidente con l’anno di cumulo dei benefici;
Solitamente il contributo della Nuova Sabatini è fruito parallelamente ad uno dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi.
La compilazione del Modello Redditi non considera le situazioni “border” di non totale allineamento tra le due misure. Si pensi ai casi in cui l’investimento viene solo prenotato in anno per terminare nell’esercizio successivo, a fronte della domanda di Sabatini già andata a buon fine; o al contrario, nel caso in cui l’investimento avvenga nel 2023 ma nel 2022 sia già stata erogata la Sabatini.
Volendo quindi fare subito un esempio pratico, consideriamo Alfa Srl, che nel corso del 2022, ha acquistato un bene strumentale ordinario, beneficiando del credito d’imposta del 6% identificato nel Modello Reddito con il codice L3. Contestualmente, ha anche fatto richiesta del contributo Sabatini. Per questo motivo andrà a compilare il rigo RU151 del modello Reddito 2023 come di seguito esposto:
In caso di mancata indicazione del contributo in Dichiarazione, si può incorrere nella sanzione amministrativa, pari a 250 euro.
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