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MIPAAF ha lanciato il primo bando per i distretti del cibo

Richiesto l’invio delle domande entro il 18 maggio 2020

Il Mipaaf, di concerto con il MISE ha lanciato il primo bando per i distretti del cibo, regolando criteri modalità e procedure per la realizzazione dei programmi proposti da appositi contratti di distretto.

Possono essere ammessi all’agevolazione, prevista in forma di contributo in conto capitale, contratti di distretto che prevedano programmi di entità minima pari a 4 milioni e non superiore a 50 milioni di euro.

Cosa sono i distretti del cibo?

Come possiamo leggere sul sito del MISE, i distretti del cibo, costituiscono un nuovo modello di sviluppo per l’agroalimentare italiano. Nascono infatti per fornire a livello nazionale ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio sia delle filiere che dei territori nel loro complesso.

Il riconoscimento dei Distretti del Cibo avviene attraverso le Regioni e le Province autonome di appartenenza che provvedono alla comunicazione al Mipaaf, che ha istituito il Registro nazionale dei Distretti del Cibo.

Contratti di distretto

Il Contratto di distretto deve prevedere il raggiungimento di uno dei seguenti scopi:

  • promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale,
  • favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale,
  • garantire la sicurezza alimentare,
  • diminuire l’impatto ambientale delle produzioni,
  • ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole a agroalimentari,
  • favorire processi di riorganizzazione delle relazioni tra i differenti soggetti delle filiere operanti nel territorio del distretto del cibo, al fine di promuovere la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti delle filiere, stimolare la creazione di migliori relazioni di mercato e garantire prioritariamente ricadute positive sulla produzione agricola.

Come funziona il contratto?

Il Contratto di distretto si fonda su un accordo di distretto sottoscritto tra i diversi soggetti operanti nel territorio, che individua il soggetto proponente, gli obiettivi, le azioni, incluso il programma, i tempi di realizzazione, i risultati e gli obblighi reciproci.

Il programma deve essere articolato in diverse tipologie di interventi ammissibili in relazione all’attività svolta dai soggetti beneficiari e dimostrare l’integrazione fra i differenti soggetti in termini di  miglioramento del grado di relazione organizzativa, commerciale e in termini di distribuzione del reddito e di vantaggio distrettuale.

Scheda di misura del bando

Di seguito si riportano le informazioni più importanti inerenti il bando in oggetto:

ScadenzaLe domande devono essere inviate entro il 18 maggio 2020 ore 16.00
Entità del progetto4 mln € <x< 50 mln €
Soggetti proponentiLe rappresentanze di distretti del cibo individuati dalle Regioni
Soggetti beneficiariImprese, anche in forma consortile,società cooperative e loro consorzi, imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;organizzazioni di produttori agricoli, associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute;società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute. Il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali;distretti costituiti in forma societaria.
Interventi ammissibiliInvestimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
investimenti per la Trasformazione di prodotti agricoli e per la Commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari;
investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, nei limiti individuati nei Provvedimenti;
costi per la partecipazione dei produttori di Prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei Prodotti agricoli;
investimenti per la promozione dell’immagine e delle attività del distretto;
Progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo e agroalimentare.
CumulabilitàGli aiuti possono essere cumulati con qualsiasi altro aiuto di Stato, compresi gli aiuti “de minimis”, in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto stabilita.
IterIl soggetto proponente deve preventivamente trasmettere al Ministero apposita domanda di accesso, allegando il Contratto di Distretto e il Programma, i Soggetti beneficiari e l’accordo di distretto. La risposta del Ministero, prevista in un termine di 90 giorni di istruttoria, previene l’avanzamento della proposta definitiva, con ulteriore attività istruttoria.

Per le percentuali di agevolazione previste, rimaniamo disponibili per chiarimenti e informazioni.

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