Lo scorso 10 novembre 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Aiuti Quater. Le tematiche principali trattate dal decreto sono l’ambiente, il caro energia e il super bonus. Di seguito una breve sintesi delle misure.
Il periodo ottobre-novembre viene “allargato” a dicembre, permettendo il riconoscimento di un credito di imposta anche per il quarto trimestre 2022.
Le aliquote agevolative restano le medesime previste per i mesi precedenti, mentre la data ultima di utilizzo del credito viene spostata al 30/06/2023, con invio di un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate – non ancora resa nota – entro il 16/03/2023.
Sono rideterminate, fino al 31.12.2022 le aliquote di accisa di benzina, oli da gas o gasolio usato come carburante, GPL usati come carburanti, gas naturale usato per autotrazione. L’aliquota Iva applicata al gas naturale usato per autotrazione è del 5%.
Gli esercenti, i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati ad accisa e gli esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti dovranno trasmettere, entro il 13 gennaio 2023, all’ufficio competente per territorio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, i dati relativi ai quantitativi dei prodotti oggetto dell’agevolazione in esame giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti alla data del 31 dicembre 2022 (salvo non sia prorogata la riduzione delle aliquote).
E’ possibile richiedere la rateizzazione degli importi dovuti per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023.
Sarà necessario inviare un’apposita istanza ai fornitori, secondo le modalità che il MISE dovrà adottare nei 30 giorni successivi alla pubblicazione del decreto.
Le imprese che accederanno a questa forma di rateazione potranno beneficiare di un tasso di interesse calmierato. Il piano di rateazione potrà prevedere un massimo di 48 mensilità.
Questa misura richiede ancora l’autorizzazione dell’Ue; è presumibile quindi che entrerà in vigore nel 2023 con la nuova legge di bilancio.
Dal prossimo 1° gennaio il limite per la circolazione del contante passa da euro 1.000 ad euro 5.000.
E’ ulteriormente introdotto un contributo per l’adeguamento degli strumenti per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Si tratterà di un credito d’imposta pari al 100% della spesa sostenuta, entro il limite di euro 50 per ogni strumento e in ogni caso nel limite di spesa di euro 80 milioni per l’anno 2023.
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