All’interno della nuova Legge di Bilancio (L. 197/2022) sono previste diverse misure volte a sostenere gli investimenti da parte delle imprese.
Di fatto, è stata data continuità sia a tutte le misure principali previste per il Meridione connesse agli investimenti produttivi (vedi il Bonus Sud), sia ad altre misure direttamente connesse agli investimenti (vedi la Nuova Sabatini) che ad altre misure strutturali che rischiano di perdere appeal per le imprese (tax credit investimenti 4.0).
Partendo proprio da quest’ultimo, era attesa una modifica della legge di Bilancio del 2022, con un aumento delle aliquote agevolative, rimaste invece di poco interesse. Anche il nuovo Milleproroghe è rimasto silente e sebbene si vociferi di un ulteriore decreto in fase di realizzazione ad hoc per rafforzare il piano Industria 4.0, l’unica buona notizia è lo slittamento dei termini da giugno a settembre 2023 per poter beneficiare ancora della “prenotazione” degli investimenti e delle aliquote previste per il 2022.
Proroga che lascia comunque dell’amaro in bocca, poiché, anche in questo caso, le attese erano ben diverse: ci si aspettava infatti in un termine ben maggiore, ossia quello del 31 dicembre 2023.
Precisiamo che lo slittamento dei termini riguarda esclusivamente i beni materiali 4.0 e quindi quelli inseriti all’interno dell’Allegato A della L. 232/2016. Pertanto, questi investimenti prenotati entro il 31 dicembre 2022 ed effettuati entro il 30 settembre 2023 potranno ancora godere delle seguenti aliquote:
Ricordiamo che per “effettuazione” si intende l’avvenuto passaggio di proprietà del bene. Attenzione quindi a possibili clausole di riserva di proprietà, che possono incidere notevolmente sul momento di inizio di fruizione del beneficio fiscale spettante.
Per quanto concerne invece i beni materiali e immateriali ordinari e i beni immateriali inclusi nell’allegato B annesso alla L. 232/2016, resta confermato il termine di effettuazione del 30 giugno 2023 ai fini dell’applicazione delle seguenti aliquote alle prenotazioni 2022:
Ulteriori misure volte ad incentivare gli investimenti delle PMI sono:
Circa la Nuova Sabatini, la Legge di Bilancio integra le risorse finanziarie con 150 milioni di euro, di cui 30 milioni di euro per il 2023 e 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026; ulteriormente proroga di altri sei mesi, rispetto agli originari dodici, il termine per l’ultimazione degli investimenti con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023. Gli investimenti, quindi, potranno concludersi in 18 mesi.
La Legge di Bilancio interviene anche rispetto al Fondo di garanzia per le Pmi, prevedendo:
Vengono rifinanziati anche i contratti di sviluppo, a sostegno di grandi progetti di investimento nei settori industriale, turistico, commerciale e della tutela ambientale.
In ultimo, per quanto riguarda le misure dedicate al Mezzogiorno sono previste:
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