Categories: News

La Sabatini si fa in tre. E cresce al Sud.

Con il Decreto del 22 aprile del Mise pubblicato in Gazzetta lo scorso 16/06, viene rinnovata la disciplina della Nuova Sabatini, che si rivolge ora anche agli investimenti green, e aumenta la percentuale di contributo nelle regioni del Mezzogiorno.

 

Nuova Sabatini 3.0: alcune informazioni di base

Per apprezzare gli interventi innovativi alla disciplina, occorre partire da alcuni concetti di base e rinfrescare un po’ la memoria.

Sembrerà scontato ma è importante definire quali sono gli investimenti in beni strumentali passibili di contributo, poichè dovendo essere capitalizzati, dovranno risultare correttamente come da indicazioni:

“investimenti   in   beni   strumentali: l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell’art. 2424 del codice civile, nonché di software e tecnologie digitali destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale”

 

Per quanto riguarda la qualificazione di beni strumentali 4.0, occorre invece riferirsi sempre agli allegati A e B della L. 232/2016.

Vengono inseriti gli investimenti green considerati quali macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso  produttivo,  a  basso  impatto ambientale,  nell’ambito  di  programmi  finalizzati   a   migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi”.

 

Ai fini della nuova misura inoltre, le regioni del Mezzogiorno sono: Abruzzo,  Basilicata,  Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Nuova Sabatini 3.0: occhio ai regolamenti europei

La misura agevolativa, se da un lato è aperta a tutte le imprese di qualunque settore (ad eccezione di quello finanziario e assicurativo di cui alla sezione K ATECO), dall’altro tiene conto dei limiti di esenzione per categoria.

Riassumendo:

  • regolamento ABER per il settore della produzione dei prodotti agricoli, l’intensità agevolativa è del 50% per le regioni meno sviluppate e del 40% nelle restanti regioni;
  • regolamento FIBER, per il settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, con intensità agevolativa massima del 50%;
  • regolamento GBER, per tutti gli altri settori, con intensità agevolativa massima del 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese.

 

E’ comunque consentito il cumulo, nel rispetto delle soglie di esenzione sopra considerate.

 

Nuova Sabatini 3.0: chi può partecipare?

La misura si rivolge alle PMI. Nelle regioni del Mezzogiorno invece la platea si restringe a imprese di micro e piccola dimensione.

 

Nuova Sabatini 3.0: finanziamenti a confronto

Per le regioni non del Mezzogiorno, le caratteristiche della misura sono rimaste praticamente intatte. L’unica modifica appare essere l’inclusione della categoria degli investimenti “green”.

Abbiamo quindi un finanziamento di una durata massima di 5 anni, di valore compreso tra 20 mila euro e 4 milioni e può essere frazionato in più operazioni di acquisto.

Il contributo è in conto impianti, concesso in base all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni a un tasso annuo del:

  • 2,75% per gli investimenti in beni strumentali;
  • 3.75% per gli investimenti 4.0 e green.

 

Nel Mezzogiorno, i programmi di investimento non possono essere frazionati su più sedi dell’impresa e il limite complessivo di investimento è di 60 milioni, proporzionalmente ripartiti dal 2020 al 2025.

L’agevolazione in questo caso tiene conto di un tasso di interesse pari al 5,5%.

 

Nuova Sabatini 3.0: iter di domanda

Il Mise dovrà occuparsi di creare due distinte piattaforme apposite necessarie al caricamento della domanda.

Inoltre, le piattaforme saranno necessarie per il caricamento di ulteriori documenti, quali dichiarazioni sostitutive del Legale rappresentante piuttosto che dei fornitori dei beni oggetto di investimento, che attestino le caratteristiche intrinseche del bene, la qualifica ambientale, il fatto che il bene sia nuovo di fabbrica.

 

Ricordiamo che la domanda di contributo è gestita tra intermediario finanziario a cui è richiesto il finanziamento o il leasing e il Ministero.

Tags: Misure territoriali

Recent Posts

  • News

Tax credit imballaggi ai nastri di partenza: pubblicate le regole operative

ARTICOLO AGGIORNATO IN DATA 15.10.2024 Nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 21 maggio troviamo il testo del Decreto MASE del 2…

3 settimane ago
  • News

Finpiemonte, nuovo bando per la valorizzazione dei risultati di attività di RSI

Il 3 ottobre 2024 è stato approvato il bando PR FESR 2021-2027 “Dalla ricerca al mercato: sostegno a progetti finalizzati…

3 settimane ago
  • News

Settore della Moda: nuove Disposizioni per la valorizzazione del Made in Italy

La legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made…

1 mese ago
  • News

Transizione 5.0: pubblicate le FAQ del GSE. Sciolti i dubbi sulla cumulabilità

Il 25 settembre 2024 il GSE ha pubblicato delle FAQ sul nuovo incentivo Transizione 5.0, attese a seguito della pubblicazione…

1 mese ago
  • News

Voucher 3I: nuova misura per la proprietà intellettuale delle startup

Il decreto dell’8 agosto 2024 definisce i criteri per la concessione dell’incentivo “Voucher 3I – Investire in innovazione”. Il soggetto…

1 mese ago
  • News

Regione Toscana, nuovo bando per la Ricerca e gli Investimenti

La Regione Toscana, in attuazione dell’Azione 1.1.2 “Ricerca, sviluppo e innovazione per l’attrazione investimenti” di cui alla delibera di giunta…

1 mese ago