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15 Aprile 2021

La cultura raddoppia: nascono Cultura Crea Plus e 2.0

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Ad aprile i nuovi sportelli delle misure gestite da Invitalia

Cultura Crea è la misura promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia.

L’incentivo nasce con l’obiettivo di sostenere la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Da questo aprile però, ci sono ben due novità:

  • Dal 19 aprile 2021 sarà operativo lo sportello per Cultura Crea Plus.
    Il bando prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto per sostenere le imprese e i soggetti del terzo settore colpiti dall’emergenza Covid e attivi nel settore culturale e nel sistema dell’intermediazione turistica.
  • Il 26 aprile 2021, invece, partirà lo sportello per Cultura Crea 2.0, la nuova versione di Cultura Crea, destinata alle iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale e turistica.
    ATTENZIONE: il precedente sportello è stato ufficialmente chiuso lo scorso 29 marzo. Tutte le precedenti domande non ancora processate dovranno essere riformulate e riproposte secondo il nuovo iter.

Vediamo brevemente le caratteristiche principali delle misure

Cultura Crea 2.0

Sono state previste 3 linee di intervento:

  • Creazione di nuove imprese nell’industria culturale, a cui possono fare richiesta persone fisiche e imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative;
  • Sviluppo delle imprese dell’industria culturale, a cui possono accedere le imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative;
  • Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale, destinato alle onlus, imprese sociali, organizzazioni di volontariato e le APS.

Nel caso della prima linea inerente la creazione di imprese, i programmi di spesa devono prevedere un importo massimo di 400.000,00 €, prevedendo la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi.

Le agevolazioni riconosciute prevedono:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa
  • un contributo a fondo perduto fino al 40%della spesa ammessa

In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.

Nel caso di sviluppo di imprese, invece, abbiamo l’esclusione della Regione Sicilia.

Il plafond per i programmi di intervento sale a 500.000,00 euro per i seguenti ambiti:

  • servizi per la fruizione turistica e culturale
  • promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali
  • recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali

Il mix agevolativo in questo caso prevede:

  • finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
  • contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.

Cultura Crea Plus

Con 30 milioni di euro di risorse finanziarie stanziate, la misura prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto a copertura delle spese di capitale circolante nella misura massima di 25.000 euro, necessario per il riavvio e il sostegno alle imprese.

Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese e ai soggetti del terzo settore (onlus, imprese sociali, associazioni di promozione sociale) costituite alla data del 1° gennaio 2020 ed esercitanti al 31 dicembre 2020 una delle attività economiche ammesse dal bando.

Esistono però delle differenze a seconda della data di costituzione aziendale. Infatti:

  • per le imprese costituite da meno di 36 mesi, la sede deve essere situata in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia
  • per le imprese costituite da oltre 36 mesi e per i soggetti del terzo settore, la sede deve essere situata in uno dei Comuni ricadenti nelle “aree di attrazione” così come identificate dal bando.

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