Aprirà il prossimo 23 luglio il primo sportello per poter aderire al nuovo Bando Macchinari Innovativi del MISE. Una nuova misura che si inserisce nel quadro più ampio delineato dal Governo per favorire gli investimenti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Le PMI delle regioni di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia avranno l’opportunità di implementare progetti ad alto tasso tecnologico e di economia circolare.
Vediamo nel dettaglio gli elementi fondamentali di questa misura:
Potranno partecipare al bando le PMI delle regioni di cui sopra, in regime di contabilità ordinaria e con almeno due bilanci approvati e depositati (o due dichiarazioni dei redditi). Possono partecipare anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali.
Nel caso in cui più aziende abbiano uno stesso obiettivo e decidano di condividere un progetto, possono presentare domanda fino a sei co-proponenti, tramite contratto di rete.
In ambito di limitazioni per accedere alla misura, bisogna fare attenzione all’attività economica esercitata. Il bando è infatti riservato alle attività manifatturiere (siderurgia, estrazione del carbone, costruzione navale, fabbricazione delle fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia e relative infrastrutture) e le attività di servizi alle imprese.
Elemento fondamentale della misura è la mancata delocalizzazione nei due anni precedenti la domanda.
Il bando infatti punta allo sviluppo e la ripresa italiana, concentrando le risorse nelle regioni meno sviluppate.
Dal 23 luglio 2020 e sarà possibile procedere con la compilazione della domanda, ma l’invio è invece previsto dal 30 luglio. Trattandosi di un bando a sportello, le domande verranno analizzate in ordine cronologico.
Il bando finanzia progetti di investimento per l’acquisizione di tecnologie abilitanti e/o di soluzioni tecnologiche per la sostenibilità del processo produttivo.
I progetti devono prevedere spese non inferiori a 400 mila euro, fino ad un massimo di 3 milioni (nel caso di contratti di rete le spese non potranno essere inferiori a 200 mila euro).
Condizione di accesso è l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici e licenze nuovi.
Il bando prevede, a seconda della dimensione d’impresa, un mix di agevolazioni che copre il 75% delle spese ammissibili:
Dimensione di impresa | Agevolazione |
Micro | Contributo in conto impianti: 35% Finanziamento a tasso 0: 40% |
Piccola | Contributo in conto impianti: 35% Finanziamento a tasso 0: 40% |
Media | Contributo in conto impianti: 25% Finanziamento a tasso 0: 50% |
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