Aggiornato al 09/07/2019
La nuova normativa attualmente in vigore, introduce una serie di misure incentivanti che possono essere ricondotte a quattro filoni:
Pubblicato il 03/04/2019
Stando a quanto riporta ANSA, il premier Conte confida nell’approvazione entro questa settimana.
La bozza, nella sua terza versione datata 27.03.2019, contiene sia la proroga di alcune misure agevolative già note, sia l’introduzione di incentivi inediti a supporto del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.
Reintroduzione della maggiorazione del costo di acquisizione di un bene del 30% per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164, comma 1, Tuir. Nuovo tetto agli investimenti: 2.500.000,00, al di sopra del quale il beneficio non spetta per la parte eccedente.
Previsto uno snellimento della procedura per la determinazione dell’entità del beneficio fiscale e l’eliminazione dell’obbligo d’interpello ai fini della fruizione del regime di Patent box (agevolazione fiscale sui redditi derivanti da beni immateriali i cui costi di sviluppo sono stati sostenuti in Italia)
Proroga dell’attuale credito R&S per il periodo 2021 – 2023, con delle variazioni:
l’aliquota infatti sarà del 25%, applicata a tutte le tipologie di spese ammissibili, cambia anche il triennio di riferimento per il calcolo della spesa incrementale che sarà 2016-2017-2018.
Una serie di piccoli ma importanti miglioramenti per ottimizzare le modalità operative di funzionamento della misura agevolativa. Salta il limite dei 2 milioni per beneficiario. Semplificazione della modalità di erogazione del contributo tramite autocertificazione dell’impresa in merito alla realizzazione dell’investimento. Inoltre in caso di finanziamento di importo non superiore a 100.000 euro il contributo viene erogato in un’unica soluzione e non più in sei rate.
Nuovo incentivo per favorire la transizione delle attività economiche da un modello di economia lineare verso un modello di economia circolare, a sostegno di progetti di R&S finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse. Lo scopo è quello di rendere i processi produttivi più efficienti in termini di tempo e di risorse impiegate e meno impattanti per l’ambiente in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, di recupero dei materiali e di minimizzazione degli scarti. L’agevolazione si apre a imprese e centri di ricerca. Ai fini dell’ammissibilità all’agevolazione i progetti di R&S devono essere realizzati in una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale; con spese ammissibili ≥ euro 500.000,00 e ≤ euro 2.000.000,00 ed essere di durata ≥ 12 mesi e ≤ 36 mesi.
Le attività di R&S agevolabili sono quelle relative alle seguenti fattispecie:
Sono previste 2 modalità di concessione dell’agevolazione:
Presente tra le misure anche un nuovo strumento di sostegno per le micro, piccole e medie imprese impegnate nei processi di trasformazione digitale. In particolare si prevede l’erogazione di un contributo fino al 50% delle spese effettuate per investimenti nelle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Impresa 4.0.
Gli investimenti devono essere pari ad almeno 200 mila euro. Per la misura sono stanziati complessivamente 100 milioni di euro.
Con lo scopo di sostenere il miglioramento delle competenze tecniche e manageriali delle Start-up innovative, necessarie per lo sviluppo delle stesse, viene introdotto un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 50% del costo aziendale sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato.
Voucher a supporto delle Start-up innovative, utilizzabile per l’acquisizione di servizi di consulenza relativi alla verifica di brevettabilità dell’invenzione e all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive, alla stesura della domanda di brevetto e di deposito. La definizione delle modalità attuative è demandata ad un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.
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