9 Maggio 2022
Imprese agricole: contributi per investimenti innovativi
Sono 5 i milioni stanziati ben due anni fa a supporto degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi o in software 4.0 acquistati dalle imprese agricole.
Le risorse finanziano il Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole.
A chi si rivolge il Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole?
Possono accedere ai contributi a valere sul fondo le imprese agricole attive nei settori della produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli.
Inoltre, le imprese devono essere in regime di reddito agrario ed essere di micro, piccola e media dimensione.
In cosa consiste il Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole?
Le agevolazioni riconosciute a valere sul fondo sono contributi a fondo perduto, nella misura del 30 per cento delle spese ammissibili.
Se gli investimenti sono qualificabili come 4.0 e quindi rientrare negli allegati A e B della L. 232/2016, la percentuale di contributo sale al 40%.
Nonostante l’aliquota sia molto interessante, è altresì previsto un massimale di contributo ottenibile da ciascun beneficiario, ossia 20.000,00 €, a fronte di investimenti minimo di 5.000,00 €.
E’ possibile richiedere fino al 50% del contributo in qualità di anticipo tramite presentazione di una fideiussione o di una polizza fideiussoria.
E’ possibile cumulare il contributo, purchè non si superi le soglie previste dal regolamento ABER.
Quali spese posso rendicontare nel Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole?
Sono ammissibili i seguenti investimenti:
- beni materiali strumentali;
- beni immateriali strumentali, purchè rientranti nell’allegato B della L. 232/2016.
Inoltre, le spese dovranno essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere relativa a beni:
- strumentali all’attività di impresa;
- nuovi;
- acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
- alle normali condizioni di mercato;
- utilizzati esclusivamente presso la sede legale o le unità locali presenti sul territorio nazionale;
- acquistati esclusivamente in proprietà;
- caratterizzati da autonomia funzionale a meno che non si tratti di investimenti che integrano un impianto o un macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa;
- pagati tramite conti correnti intestati all’impresa.
Circa le caratteristiche dell’investimento, questo dovrà:
- riguardare la trasformazione di prodotti agricoli o la loro commercializzazione;
- essere ultimato in 12 mesi e mantenuto per almeno tre anni dalla data di erogazione del saldo del contributo.
Non possono invece presentare domanda di contributo le imprese agricole che intendono realizzare investimenti inerenti alla produzione agricola primaria.
L’IVA rappresenta una spesa ammissibile solo non recuperabili dall’impresa.
Come posso presentare domanda al Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole?
Le domande possono essere presentate dal 23 maggio fino al 23 giugno. Ogni impresa può presentare un’unica domanda di contributo
La domanda dovrà essere presentata telematicamente tramite PEC all’indirizzo contributofia@pec.mise.gov.it allegando i moduli dedicati. Il modulo di domanda dovrà essere compilato tramite DSAN e firmato digitalmente.
La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello.
Sarà necessario inviare una ulteriore richiesta di erogazione ad Invitalia, allo stesso indirizzo PEC, dal 30 settembre 2022 al 30 settembre 2023. Alla richiesta di erogazione, anch’essa redatta in forma di DSAN e firmata digitalmente, dovranno essere allegate le fatture elettroniche e la documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture, con apposizione di apposita dicitura. Inoltre dovranno essere forniti documenti dei fornitori, ddt e verbali di collaudo, una relazione degli investimenti e copia del libro cespiti.