8 Gennaio 2018
HORIZON 2020: NOVITA’ SULLA PROGRAMMAZIONE DELLO SME INSTRUMENT
In data 5 gennaio 2018 è stato pubblicato su Il Sole 24 Ore un interessante articolo riguardante Sme Instrument, strumento dedicato al sostegno delle piccole e medie imprese, che dopo 4 anni di attività entra nella fase di piena maturità.
La Commissione europea rafforza il suo impegno sia sul piano finanziario che organizzativo ed accompagna la crescita dello strumento nel 2018 con una serie di novità che rafforzano ulteriormente anche il ruolo del consulente aziendale nella sua funzione di supporto alle aziende per la preparazione della domanda di finanziamento.
Nel periodo 2018-2020 verrà stanziato un budget complessivo pari a 2,7 miliardi di euro riservato a strumenti di sostegno all’innovazione, tra cui Sme Instrument.
Lo strumento si articola in due passaggi: contributi a fondo perduto per la valutazione della fattibilità tecnico-commerciale dell’idea (fase 1) e lo sviluppo del prototipo su scala industriale e prima applicazione sul mercato (fase 2). È prevista una terza fase di commercializzazione, in cui non è previsto un finanziamento vero e proprio, ma una serie di misure volte a favorire l’accesso a risorse finanziarie sia di debito che di capitale.
Tra le novità introdotte, quelle più significative riguardano i criteri di valutazione delle domande. L’approccio viene potenziato con una ponderazione maggiore (fino al 50%) al criterio di valutazione «Impatto», attinente le potenzialità innovative dell’azienda e le sue capacità competitive e commerciali. Viene quindi incrementato il numero dei valutatori provenienti dal mondo imprenditoriale, rispetto a quelli del mondo accademico, ed adeguati gli step di valutazione: sono previsti quattro valutatori (in remoto) per proposta ed elevata la soglia di finanziamento in fase 2 da 12/15 a 13/15, come per la fase 1.
Altra importante novità è costituita dall’apertura delle domande a qualsiasi settore di attività imprenditoriale. Prima i settori erano predefiniti, ora vi è la liberta da parte dei proponenti di indirizzarsi verso qualsiasi settore, purché sussista un valido sbocco commerciale.
Infine, l’ultima novità riguarda l’introduzione di interviste dirette tra valutatore e proponente, una sorta di “pitching event”, aventi per oggetto la soluzione progettuale ed il team coinvolto. In questo modo la valutazione del progetto sarà basata non solo sull’analisi della proposta progettuale scritta ma anche sulle qualità e motivazioni dell’impresa, che emergeranno durante l’incontro con il valutatore.