News

Formazione 4.0: commisurazione del credito d’imposta

Contabilizzare le spese di formazione del personale

In data odierna è stato pubblicato su Il Sole 24 Ore un articolo sulla contabilizzazione dei costi di formazione relativi all’ Industria 4.0.

Per la commisurazione del nuovo credito d’imposta previsto dal Ddl di Bilancio 2018 viene utilizzato come base di riferimento il costo dei dipendenti impegnati nell’attività di formazione.

È necessario comprendere come devono essere contabilizzate le spese di formazione per il personale in base ai principi contabili internazionali.

Come fare?

Secondo l’Oic 24 è possibile capitalizzare i costi formativi sostenuti in fase di start up aziendale di una newco o nel caso in cui si avvii una nuova attività in un’impresa già esistente, all’interno della voce Immobilizzazioni immateriali- Costi di impianto e ampliamento.

Il principio contabile ammette la possibilità di iscrivere tra i costi di impianto, le spese sostenute per la formazione e l’addestramento del personale a condizione che vi sia un processo di riconversione o ristrutturazione aziendale.

Nel caso degli investimenti nell’ Industria 4.0 e la connessa formazione del personale, comporterà cambiamenti operativi aziendali che permettono la capitalizzazione dei costi formativi.

Negli altri casi, le spese di formazione devono essere computate nell’esercizio di sostenimento, con l’allocazione tra i “costi di servizi e non”, nello specifico tra i “costi del personale”.

È utile ribadire che l’agevolazione viene calcolata sul costo aziendale del personale impiegato e impegnato nell’attività di formazione.

Se le spese di formazione sono inserite nel conto economico, il credito d’imposta sarà classificato economicamente nella voce “Altri ricavi” con la rilevazione patrimoniale all’interno dei crediti tributari. Se invece la rilevazione avviene mediante la capitalizzazione delle spese di formazione, la contabilizzazione del credito d’imposta potrebbe avvenire in due modi: con il metodo diretto, ossia il costo di formazione capitalizzato al netto del credito d’imposta stimato, o in alternativa con il metodo del risconto.

Nel caso in oggetto si propende per l’utilizzo del metodo diretto, in quanto il credito d’imposta maturato è utilizzabile a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione. L’utilizzo di questa metodologia consente anche di rispettare il principio di prudenza e di effettività del costo capitalizzabile sostenuto.

Recent Posts

Settore automotive e catene di approvvigionamento: in apertura i nuovi contratti di sviluppo

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) con il decreto direttoriale dell’11 marzo 2025 ha definito le…

3 settimane ago

Ecobonus ciclomotori e motocicli: ripartono le prenotazioni

Dal 18 marzo 2025 i concessionari potranno prenotare sul sito del MIMIT gli incentivi destinati all’acquisto di ciclomotori e motocicli,…

3 settimane ago

Simest: nuove misure e aggiornamento delle vecchie linee di finanziamento.

Simest, branca di Cassa Depositi e Prestiti, eroga finanziamenti agevolati dedicati al rafforzamento della competitività internazionale delle imprese italiane, supportando…

3 settimane ago

Brevetti: costante l’aumento delle nuove richieste

Dal documento redatto dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale del Mimit, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, emerge che nel…

3 settimane ago

Credito d’imposta R&S: prorogati i termini per aderire alla sanatoria

Il 14 marzo 2025 è stato Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 25, recante Disposizioni urgenti in materia di…

4 settimane ago

Nautica da diporto: 3 milioni di euro a sostegno della sostenibilità di settore

Il Mimit lo scorso 11 marzo 2025, ha pubblicato un provvedimento direttoriale, con cui ha definito le modalità di presentazione…

4 settimane ago