Il credito di imposta per la formazione in attività legate a «industria 4.0» è nella lista delle possibili proroghe per il 2019.
I ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico stanno preparando una circolare per chiarire se l’agevolazione spetti anche ad accordi imprese-sindacati creati prima della pubblicazione del decreto attuativo (22 giugno 2018)
Il credito di imposta per la formazione «4.0» è stato inserito nella legge di bilancio dello scorso anno, vale solo per il 2018, e dispone di 250 milioni.
Con la circolare in progetto, sembrerebbe che il beneficio possa venire esteso anche agli accordi stipulati prima della pubblicazione del decreto attuativo, probabilmente però verrà richiesta qualche integrazione.
Un’ipotesi allo studio è includere anche gli accordi relativi alle attività di formazione avviate nel corso del 2018 ma prima dell’emanazione del decreto attuativo. Per quanto riguarda i corsi avviati nel 2018 ma approvati già nel 2017, sembra possano rimanere fuori dal beneficio
Intanto si stanno moltiplicando le iniziative per far partire la formazione 4.0 agevolata. Per esempio i tre accordi territoriali siglati a fine luglio tra Cgil, Cisl e Uil delle provincie lombarde che prevedono ,per l’utilizzazione del credito di imposta da parte delle imprese prive di Rsu ed Rsa, il controllo della commissione territoriale competente per la formazione e la costituzione di un Osservatorio per il monitoraggio della “formazione 4.0”
L’avvio delle attività di formazione 4.0 non riguarderà più solo la manifattura, ma nella filosofia di “impresa 4.0” arriva anche al terziario.
Fonte: Il Sole24Ore
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