Lo stavamo aspettando dal 2020, ora inizia a delinearsi il progetto nazionale a sostegno dell’imprenditoria femminile. Manca ancora un ulteriore decreto attuativo che vada a individuare i termini di presentazione ed alcuni aspetti operativi, ma le basi sono state gettate, insieme a 40 milioni di euro.
2 sono le linee di intervento: la prima per la costituzione di nuove imprese; la seconda per il consolidamento delle imprese femminili. La struttura è molto simile a quella dell’ON (Nuove imprese a tasso zero) di Invitalia. Il soggetto gestore è lo stesso ma la misura si tinge di rosa.
Possono fare richiesta:
I progetti dovranno riguardare:
e avere una durata massima di 24 mesi. I costi annessi non potranno superare i 250 mila euro.
Il contributo previsto è esclusivamente a fondo perduto. L’entità del contributo cambia a seconda dei costi di progetto:
Le spese ammissibili comprendono immobilizzazioni, servizi in cloud, personale dipendente, capitale circolante (ma nel limite del 20%). Le spese dovranno essere sostenute solo dopo la presentazione della domanda o a seguito della data di costituzione.
Possono fare richiesta:
I progetti dovranno riguardare:
e avere una durata massima di 24 mesi. I costi annessi non potranno superare i 400 mila euro.
Il contributo previsto è un mix tra fondo perduto e finanziamento agevolato. L’entità del contributo cambia a seconda dell’anzianità dell’impresa:
Le spese ammissibili comprendono immobilizzazioni, servizi in cloud, personale dipendente, capitale circolante (alle condizioni di cui sopra). Le spese dovranno essere sostenute solo dopo la presentazione della domanda o a seguito della data di costituzione.
I contributi previsti dal Fondo Imprese Femminili sono cumulabili con altri aiuti di Stato, anche in de minimis.
E’ prevista una procedura valutativa a sportello.
Le domande potranno essere presentata solo in formato digitale e i richiedenti dovranno dichiarare:
Per termini e modalità di presentazione occorre attendere un ulteriore provvedimento ministeriale. Per il momento sappiamo solo che i tempi di istruttoria non potranno essere superiori a 60 giorni, salve possibili richieste di integrazioni.
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