Nel pomeriggio del 30 marzo, il MISE ha finalmente pubblicato l’ultimo decreto indispensabile per considerare operativa la misura attesa dal 2020: contributi per l’imprenditoria femminile.
La misura di per sè è articolata e infatti il soggetto gestore ossia Invitalia ha ben pensato di individuare due sportelli distinti, uno per le domande a favore della nascita dell’imprenditoria, l’altro per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.
Come abbiamo anticipato, Invitalia ha individuato due distinte finestre di prenotazione, a seconda che il progetto riguardi l’avvio, o il consolidamento di un’impresa femminile.
Per rendere le cose ancora più articolate, il soggetto gestore si è preoccupato di individuare due momenti distinti per la presentazione della domanda: il primo sarà finalizzato alla sola compilazione; il secondo per l’invio vero e proprio della domanda.
Nel dettaglio:
Possono presentare domanda di accesso alla misura le imprese femminili e le persone fisiche che intendono costituire un’impresa femminile che intendono realizzare progetti nei settori di Industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, nonché nella fornitura dei servizi.
Un’impresa femminile è un’impresa a prevalente partecipazione femminile, intesa come impresa che, in funzione alla tipologia imprenditoriale, presenta le seguenti caratteristiche:
A seconda della linea di intervento, sussistono alcuni massimali di spesa che si distinguono.
Vediamo nel dettaglio.
LINEA NASCITA IMPRESE FEMMINILI
LINEA SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO IMPRESE FEMMINILI
Anche in questo caso, la tipologia di agevolazione cambia a seconda della linea di intervento.
Avremo infatti il solo contributo a fondo perduto per la linea dedicata alla nascita di imprese, e un mix agevolativo per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese già esistenti. Vediamo nel dettaglio.
LINEA NASCITA IMPRESE FEMMINILI – CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
LINEA SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO IMPRESE FEMMINILI – MIX AGEVOLAZIONI
I finanziamenti hanno una durata massima di otto anni e sono rimborsati dopo 12 mesi, a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno. Inoltre, non sono assistiti da forme di garanzia.
Vogliamo precisare alcuni aspetti fondamentali della misura: per quanto il suo appeal sia cresciuto sempre di più, vista l’attesa estenuante di pubblicazione, dobbiamo anche essere chiari su alcuni aspetti, come l’istruttoria. Invitalia promette sempre tempi celeri. Ma il bando nei suoi allegati è molto chiaro circa i criteri di valutazione: come l’analisi del mercato di riferimento, le competenze di team, l’impatto sociale e le ricadute in termini di vantaggio competitivo.
E’ quindi fondamentale sapere sin da subito che il progetto sarà valutato a 360° e non saranno ammesse leggerezze. Insomma, se il bando vi interessa, è importante essere preparati per tempo e avere tutta la documentazione perfetta alla virgola.
In ultimo, soprattutto per i bandi di ingenti importi, sottolineiamo che la misura non è cumulabile con altri aiuti di Stato, anche in de minimis ed è co-finanziato dal PNRR.
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