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9 Maggio 2022

Decreto Aiuti: le misure principali per le imprese

Il Consiglio dei Ministri ha mobilitato ben 14 miliardi di euro per potenziare e creare nuovi strumenti in materia di investimenti.

All’interno del decreto sono previsti interventi mirati volti ad assicurare liquidità alle imprese danneggiate sia dal conflitto, sia dal rincaro delle materie prime e dei materiali.

Ulteriore finalità è quella di assicurare produttività e attrazione degli investimenti al tessuto produttivo nazionale.

Di seguito le principali misure per le imprese.

Fondo per il sostegno delle attività danneggiate dalla crisi Ucraina

E’ stato istituito un fondo da 200 milioni per le imprese che hanno avuto ripercussioni economiche negative dalla crisi in Ucraina.

E’ previsto un contributo a fondo perduto fino a 400 mila euro se negli ultimi bilanci depositati almeno il 20% del fatturato è collegato a operazioni commerciali.

Fast track per investimenti strategici

E’ prevista una semplificazione delle procedure amministrative per l’adozione di investimenti di rilievo strategico per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro.

Attrazione degli investimenti esteri

Sono 5 i milioni di euro per favorire l’attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese in Italia e in Europa.

Fondo IPCEI

Viene rifinanziato il fondo di 200 milioni nel 2023 e per 150 milioni nel 2024 per il sostegno delle attività svolte in Italia nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute.

Industria 4.0

Aumentano le aliquote per i software 4.0. oggetto di investimenti di competenza 2022.

Dal 20% sale al 50%.

Formazione 4.0

Per le attività di formazione 4.0 erogate nel corso dell’esercizio 2022, è previsto un innalzamento delle aliquote agevolative, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese. Le attività formative saranno però oggetto di maggiori requisiti.

Le attività formative avviate dopo l’entrate in vigore che non rispettino tali limiti, il credito scenderà al 40% per le piccole imprese e al 35% per le medie.

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