10 Gennaio 2023
Decontribuzione Sud estesa al 2023 e massimali innalzati
Con il messaggio 4593/22 diffuso il 21 dicembre 2022, l’Inps ha comunicato l’avvenuta estensione per ulteriori 12 mesi della durata dell’esonero contributivo per sostenere le imprese dell’Italia Meridionale.
Decontribuzione Sud in 9 punti
- è riconosciuta a tutti i datori di lavoro ad esclusione di quelli operanti nei settori finanziario, agricolo e domestico;
- i dipendenti devono operare presso un’unità operativa ubicata in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia;
- l’azienda deve possedere il Durc, non aver violato norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e deve rispettare gli obblighi di legge in materia senza contravvenire alle previsioni degli accordi e dei contratti collettivi;
- è prevista al 30% fino al 31 dicembre 2025, al 20% per il biennio 2026-2027 e al 10% per gli ultimi 2 anni;
- i massimali sono stati elevati a 2 milioni per le imprese diverse da quelle operanti nei settori della pesca e dell’acquacoltura, il cui tetto è fissato a 300mila euro. I nuovi massimali valgono anche per gli aiuti concessi nell’ambito della precedente versione del Temporary Crisis Framework.
- riguarda sia rapporti in essere, sia le nuove assunzioni;
- non è previsto, invece, alcun massimale retributivo, rendendo rilevante l’esonero per i lavoratori che percepiscono retribuzioni medio-alte.
- sono agevolati i rapporti di lavoro subordinato, a prescindere dalla tipologia.
- non si rilevano perdite dal punto di vista pensionistico, nonostante un abbattimento della contribuzione complessiva.