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CREDITO FORMAZIONE 4.0: PUBBLICATO IL DECRETO ATTUATIVO IN GAZZETTA UFFICIALE

In data 22 giugno 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo relativo al Credito d’imposta Formazione 4.0.

Il credito d’imposta, previsto dalla legge di Bilancio 2018 e per il quale sono disponibili complessivamente 250 milioni, è in vigore in via sperimentale solo per il 2018

Possono accedere al beneficio tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

  • Credito d’imposta del 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario, pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.
  • Sono ammissibili al credito d’imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
  • La misura è applicabile alle spese in formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017.

Il credito d’imposta è slegato dall’ incentivo fiscale sul macchinario 4.0. In sostanza, vi possono accedere anche le imprese che non hanno effettuato investimenti in beni materiali su cui si applicano l’iperammortamento del piano Industria 4.0 o il superammortamento.
È sufficiente l’attività formativa sulle tecnologie di riferimento, suddivise in undici aree: big data e analisi dei dati; cloud e fog computing; cyber security; simulazione e sistemi cyber-fisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata; robotica avanzata e collaborativa; interfaccia uomo macchina; manifattura additiva (o stampa tridimensionale); internet delle cose e delle macchine; integrazione digitale dei processi aziendali. Ulteriori tecnologie potranno essere individuate con successivo decreto Sviluppo-Economia.

 

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