Ci sarà la possibilità di poter fruire di un doppio bonus sulle spese di formazione per attività 4.0. Il decreto attuativo prevederà la possibilità di utilizzare il credito d’imposta sia sulle spese relative al personale dipendente che partecipa come “allievo” nella formazione, sia sulle spese relative a dipendenti esperti impiegati come “docenti/tutor” dei loro colleghi.
La manovra, che avrà uno stanziamento complessivo di 250 milioni, sarà destinata a tutti i tipi di imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, al settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato. Il credito di imposta, nella misura del 40% per spese effettuate nel solo 2018 ed entro un massimo di 300mila euro per beneficiario, scatta limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione. Si intenderà nello specifico, a quanto si apprende, la retribuzione al lordo di ritenute e contributi, comprensiva dei ratei Tfr, di mensilità aggiuntive, ferie e permessi, maturati in relazione a ore o giornate di formazione, incluse anche eventuali indennità di trasferta in caso ad esempio di corsi effettuati in diverse sedi dell’azienda o all’interno di gruppi societari.
Il credito d’imposta sulle spese per gli allievi e quelle per i docenti sono tra loro cumulabili, ma lo stesso dipendente non potrà ricoprire entrambi i ruoli. Inoltre, le spese ammissibili per il personale “tutor” avranno un tetto: si parla del 30% della retribuzione complessiva annua del dipendente.
L’impresa può comunque scegliere di far svolgere l’attività di formazione a soggetti esterni accreditati presso la Regione di competenza oppure a università, soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali e soggetti in possesso della certificazione di qualità del settore.
Tra le condizioni necessarie per accedere al beneficio, c’è l’inquadramento dell’attività di formazione in contratti collettivi aziendali o territoriali depositati presso la direzione del lavoro competente per territorio.
In ultimo, è utile ricordare che i corsi e l’aggiornamento, per acquisire o consolidare competenze, dovranno restare nel perimetro delle tecnologie definite dal piano Impresa 4.0 e negli ambiti previsti dalla manovra relativi a:
• Vendita e marketing;
• Informatica e tecniche;
• Tecnologie della produzione.
La lista delle tecnologie prevede per ora 11 grandi voci: big data e analisi dei dati; cloud e fog computing; cybersecurity; simulazione e sistemi cyberfisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata; robotica avanzata e collaborativa; interfaccia uomo-macchina; manifattura additiva; internet delle cose e delle macchine; integrazione digitale dei processi aziendali.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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