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Credito beni strumentali: quali investimenti sono ammissibili?

Il credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi sostituisce dallo scorso 2020 la precedente disciplina dell’iper ammortamento.

La misura, a carattere generale, riguarda gli investimenti in beni strumentali nuovi sostenuti nell’arco temporale tra il 16 novembre 2020 ed il 31 dicembre 2021, o fino al 30 giugno 2022, nel caso in cui entro il 31 dicembre 2021 siano soddisfatti i seguenti requisiti: ordine di acquisto sottoscritto dal fornitore e versamento di un acconto pari almeno al 20% del valore di acquisto (anche in caso di leasing finanziario).

Le categorie di beni rientranti nel credito sono:

  1. Beni strumentali materiali rientranti nell’allegato A ex L. 232/2016 o anche definiti “beni 4.0”
  2. Beni strumentali immateriali rientranti nell’allegato B ex L. 232/2016
  3. Beni strumentali materiali ordinari
  4. Beni strumentali immateriali ordinari
  5. Beni strumentali materiali e immateriali finalizzati allo smartworking.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa con le aliquote ed i massimali di investimento, per il 2021, confrontando le novazioni normative rispetto all’esercizio 2020.

 

Tipologia di bene Arco Temporale Aliquota 2020  e limite di investimento Aliquota 2021* e limite di investimento
Beni materiali ordinari (ex- super) Dal 01.01.2020 al 15.11.2020

Fino al 30.06.2021 con prenotazione entro 31.12.2020

6% fino a 2 milioni di euro 10% fino a 2 milioni di euro
Dal 16.11.2020 al 31.12.2021

Fino al 30.06.2022 con prenotazione entro 31.12.2021

Beni immateriali ordinari (non compresi nell’allegato B) Dal 16.11.2020 al 31.12.2021

Fino al 30.06.2022 con prenotazione entro 31.12.2021

10% fino a 1 milione di euro
Beni materiali e immateriali ordinari (non ricompresi negli allegati A e B) destinati allo smart working Dal 16.11.2020 al 31.12.2021

Fino al 30.06.2022 con prenotazione entro 31.12.2021

15% fino a 1 o 2 milioni di euro a seconda della natura del bene
Beni materiali 4.0  ex-iper (allegato A) Dal 01.01.2020 al 15.11.2020

Fino al 30.06.2021 con prenotazione entro 31.12.2020

  • 40% fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% oltre 2,5 fino a 10 milioni di euro
Beni materiali 4.0  ex-iper (allegato A) Dal 16.11.2020 al 31.12.2021
Fino al 30.06.2022 con prenotazione entro 31.12.2021
– 50% fino a 2,5 milioni di euro

– 30% oltre 2,5 fino a 10 milioni di euro
– 10% oltre 10 fino a 20 milioni di euro

Beni immateriali ex-iper 4.0 (Allegato B) Dal 01.01.2020 al 15.11.2020
Fino al 30.06.2021 con prenotazione entro 31.12.2020
15% fino a 700 mila euro
Beni immateriali ex-iper 4.0 (Allegato B) Dal 16.11.2020 al 31.12.2022
Fino al 30.06.2023 con prenotazione entro 31.12.2022
20% fino a 1 milione di euro

* si rende noto che il MISE ha comunicato che entro il primo semestre 2021 verranno fornite ulteriori indicazioni circa il Piano Transizione 4.0. Circa l’assenza di una normativa di coordinamento, si può assumere la data del 16 novembre 2020 quale spartiacque per la corretta applicazione delle discipline (Tali specifiche sono sorte durante un incontro organizzato da Federmacchine e Anima con Marco Calabrò, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico tenutosi lo scorso 10 febbraio 2021) .

I beneficiari

I soggetti beneficiari sono tutte le imprese residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.

Possono accedervi anche dagli esercenti arti e professioni, ma solo per i beni strumentali ordinari.

La fruizione del beneficio è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, che deve essere comprovato al momento della fruizione del credito (Sole 24 Ore – L’esperto Risponde dell’8 marzo 2021).

Come si accede al credito?

L’utilizzo del credito è possibile esclusivamente in compensazione tramite F24 e non è soggetto a limiti di compensabilità. La suddivisione in quote annuali (tre per il 2021) non pregiudica la possibilità di utilizzare anche solo parzialmente il credito e di poterlo sfruttare negli esercizi successivi.

Sarà anche necessario l’invio di una Comunicazione al MISE, i cui contenuti e modalità di invio verranno esplicati idealmente entro la prima metà dell’anno. L’invio della comunicazione non pregiudica l’accesso e l’utilizzo del beneficio fiscale poiché il documento ha meri fini statistici (Avvertenza MISE 29 dicembre 2020).

Tags: Credito Investimenti 4.0

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