Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) ha la funzione di attestare i versamenti dei contributi a carico di una impresa circa gli adempimenti previdenziali, assicurativi e assistenziali INPS, INAIL e Cassa Edile.
E’ un certificato fondamentale per le imprese perché è necessario per:
Sono esonerati dall’obbligo di DURC soltanto gli artigiani autonomi senza dipendenti.
Oramai il DURC può essere tranquillamente richiesto digitalmente, tramite il servizio Durc On Line.
Il sistema suggerisce anche la posizione irregolare del contribuente, bloccando la sua richiesta del certificato per 15 giorni. Nel caso in cui non si provveda alla regolarizzazione della propria posizione, tramite il pagamento dei dovuti contributi, si riceverà una comunicazione con il saldo contributivo da sanare.
Proprio per questo motivo, ricordiamo che il mancato possesso del DURC equivale ad una posizione contributiva irregolare.
Inoltre, soprattutto nel caso degli appalti, l’assenza del certificato comporta il divieto di lavorare laddove sarebbe necessario il DURC, ad esempio in un cantiere.
Ulteriormente l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la circolare prot. n. 255 del 2017 ha chiarito che se, a seguito della notifica dell’invito a regolarizzare, il datore di lavoro non provvede, prima dell’esito delle verifiche di regolarità, al pagamento delle somme richieste o alla regolarizzazione delle violazioni, tale situazione determina la perdita definitiva dei benefici normativi e contributivi goduti e oggetto di verifica ai sensi dell’art. 1, comma 1175, della L. n. 296/2006.
In più, le violazioni rilevate in sede ispettiva comportano il recupero dei benefici fruiti limitatamente al lavoratore cui le stesse violazioni si riferiscono e per tutto il periodo in cui si siano protratte, anche in caso di successive regolarizzazioni.
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