19 Ottobre 2023
Contratti di sviluppo: riapre lo sportello per il settore agroalimentare
A seguito della chiusura temporanea stabilita lo scorso dicembre 2022, per permettere l’adeguamento della normativa ai nuovi orientamenti per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha sancito la riapertura dello sportello al prossimo 20 ottobre 2023, gestito da Invitalia tramite la propria piattaforma telematica.
Le nuove specifiche introdotte dal Decreto Mimit del 19 aprile 2023 prevedono:
- Che possano presentare domanda le imprese di qualunque dimensione, comprese quelle esercenti attività agricola primaria, con sede sul territorio italiano;
- Che i progetti di investimento nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli rientranti nelle seguenti tipologie:
– Creazione di una nuova unità produttiva;
– Ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente;
– Riconversione di un’unità produttiva esistente;
– Ristrutturazione di un’unità produttiva esistente. - Non sono ammissibili i progetti di investimento:
– Diretti alla produzione di biocarburanti prodotti da colture alimentari e foraggere;
– Realizzati per conformarsi alle norme dell’Unione europea in vigore;
– Costituiti da investimenti di mera sostituzione.
Le spese ammissibili riguardano:
- L’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni;
- Suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite del 10 per cento dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento;
- Opere murarie e assimilate, nel limite del 40 per cento dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento;
- Infrastrutture specifiche aziendali;
- Macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, fino al loro valore di mercato;
- L’acquisto o lo sviluppo di programmi informatici, soluzioni in cloud e soluzioni analoghe e l’acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali;
- Consulenze connesse al progetto d’investimento, nella misura massima del 4 per cento dell’importo complessivo ammissibile del progetto d’investimento.
Le agevolazioni sono riconosciute come mix tra finanziamento agevolato e contributo in conto impianti, in base alla dimensione aziendale e la localizzazione dell’intervento. Le intensità massime di aiuto sono le seguenti:
- 40% per le imprese di grandi dimensioni;
- 50% per le imprese di medie dimensioni;
- 60% per le imprese di piccole dimensioni.
Relativamente ai progetti realizzati nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’art. 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valevole per il periodo 2022-2027:
- 30% per le imprese di grandi dimensioni;
- 40% per le imprese di medie dimensioni;
- 50% per le imprese di piccole dimensioni relativamente ai progetti realizzati nelle restanti aree del territorio nazionale.