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Contratti di sviluppo: apre il nuovo sportello dedicato alle Filiere produttive

Con apertura fissata il 28 luglio e fino al 13 ottobre 2023, le imprese interessate potranno proporre i propri progetti di investimento e ricerca e sviluppo a valere sullo strumento dei contratti di sviluppo.

Le filiere coinvolte

Con una dotazione complessiva di 391,8 milioni di euro, la nuova edizione dei contratti di sviluppo si rivolge alle seguenti filiere:

  • aerospazio e aeronautica;
  • design, moda e arredo;
  • metallo ed elettromeccanica;
  • chimico e farmaceutico;
  • gomma e plastica;
  • alimentare, con riferimento alle sole attività non rientranti nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Soggetti beneficiari

Possono partecipare al bando le imprese di qualsiasi dimensione che presentino programmi industriali comprendenti progetti di investimento produttivo ed, eventualmente, progetti di ricerca e sviluppo. Ulteriore specifica è che gli investimenti dovranno essere realizzati nelle aree del territorio nazionale diverse da quelle classificate quali “zone a” nell’ambito della Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale vigente.

I programmi potranno essere attuati:

  • in forma congiunta, da più imprese operanti nella filiera di riferimento;
  • da una sola impresa, a condizione che il programma di sviluppo presenti forti elementi di integrazione con la filiera di appartenenza.

Caratteristiche dei progetti

Nell’attuale sportello vengono esclusi i programmi per la tutela ambientale.

I programmi, di natura industriale, devono:

  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro,
  • avere una durata non superiore a 36 mesi (estendibile di 18 mesi sulla base di motivata richiesta da parte del proponente)
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Soggetto Gestore – Invitalia.

Agevolazioni previste

A differenza delle passate edizioni, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo in conto impianti (per gli investimenti produttivi) e del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo)

Iter di domanda

Sarà definita una graduatoria per la determinazione dell’ordine di avvio all’istruttoria, basata su specifici criteri di valutazione, quali:

  • l’innovatività del programma di sviluppo, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali coerenti con il piano Transizione 4.0, rispetto al totale degli investimenti previsti;
  • l’impatto occupazionale connesso al programma realizzato, con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laurea in discipline di ambito tecnico o scientifico;
  • il coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.

Pertanto, le domande non verranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.

Il punteggio complessivo ottenuto potrà poi essere incrementato – fino ad un massimo del 10% – per le imprese in possesso:

  • del rating di legalità (5%);
  • di almeno una certificazione ambientale (EMAS, ISO 140001, ISO 50001) (5%).

Le istanze prive di copertura finanziaria saranno considerate decadute.

Tags: Bandi

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