Quest anno hai deciso di comprare un nuovo macchinario o di installare un nuovo CRM per la gestione delle vendite?
Il tuo fornitore ti avrà giustamente inserito in preventivo delle ore di formazione per poterti insegnare a sfruttare al meglio i nuovi investimenti.
Quasi sicuramente quelle ore di formazione possono darti diritto ad un credito di imposta “automatico”, che potrai utilizzare in compensazione come meglio credi, anche in un’unica soluzione.
Questo credito si chiama Tax Credit formazione 4.0 e fa parte del più ampio pacchetto Transizione 4.0.
Nel caso in cui tu abbia investito nella formazione dei tuoi dipendenti in alcune tecnologie abilitanti, hai la possibilità di vantare un credito fino al 50% dei costi sostenuti, a seconda della dimensione della tua impresa.
Per accedere a questa misura, non tutte le attività formative sono uguali. È infatti esclusa la formazione obbligatoria (vedi quella sulla sicurezza, o prevista dall’apprendistato professionalizzante). Secondo la norma, le tecnologie abilitanti sono undici:
Inoltre, i corsi di formazione dovranno riguardare una o più delle seguenti aree: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.
Dal 2021, con le modifiche introdotte dalla nuova Legge di Bilancio, è possibile considerare nella base di calcolo le seguenti voci di spesa:
Per quanto riguarda le spese di personale occorre fare una piccola specifica:
Ricollegandoci a quanto anticipato sopra sulla dimensione aziendale, riportiamo le varie aliquote di credito con i rispettivi massimali.
Dimensione azienda | % beneficio | Massimale annuo credito |
Micro – Piccola | 50% | 300.000,00 € |
Media | 40% | 250.000,00 € |
Grande | 30% | 250.000,00 € |
Ultima cosa: se la tua azienda non è soggetta ad obbligo di revisione e dovrà incaricare un professionista per la certificazione dei costi, potrà fruire di un extra-credito per un importo fino a 5.000,00 €.
Ora che puoi ben stimare il tuo credito spettante, devi anche sapere che dovrai provvedere alla produzione di alcuni documenti. Parliamo di:
La Legge di Bilancio 2020 aveva introdotto l’onere di effettuare una comunicazione al MISE di accesso al credito. Nell’anno si sono susseguite ben tre comunicazioni, l’ultima del 29 dicembre 2020, in cui il Ministero è intervenuto disponendo che la comunicazione rimane facoltativa e che essa non rappresenta un requisito per l’accesso al credito. Nel mentre siamo ancora in attesa dei moduli e tempi di comunicazione, ad oggi sconosciuti.
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