Pubblicato il pomeriggio del 27 luglio, il bando per l’edizione 2022 della misura Brevetti +, dedicata alla valorizzazione economica dei brevetti italiani intestati alle PMI.
Anche quest’anno la misura sarà gestita da Invitalia, che attiverà la piattaforma informatica il 27 settembre prossimo.
Vediamo le caratteristiche di questa edizione.
Sono 30 i milioni di euro a copertura delle domande delle imprese italiane che vorranno finanziare l’acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione dei propri brevetti. Più nel dettaglio, 10 milioni sono a valere sul PNRR, nell’ambito della Missione “Digitalizzazione, innovazione competitività, cultura”, Componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”, Investimento 6 “Sistema della proprietà industriale”.
Della torta iniziale, il 5% delle risorse sarà conferito con priorità a quelle imprese che detengono il rating di legalità.
Mentre 4 milioni sono riservati alle imprese del Mezzogiorno.
Possono presentare domanda di accesso al bando le PMI, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia, che si trovino in una delle seguenti condizioni:
In entrambi i casi i brevetti devono essere in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita, ove dovute, al momento della presentazione della domanda.
Non possono invece partecipare le imprese:
Il bando è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione di un brevetto.
Tali servizi sono ricompresi in tre macroaree:
Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (incluso Proof of Concept), che comprende:
Organizzazione e sviluppo, ossia:
Trasferimento tecnologico:
E’ importante sottolineare che:
La misura concede un contributo a fondo perduto in de minimis pari all’80% delle spese ammissibili, con un massimale di 140.000,00 € per beneficiario.
La novità di questa edizione è la possibilità di aumentare l’intensità di contributo fino al 100%: questa ipotesi è concreta per per le imprese beneficiarie che al momento della presentazione della domanda risultavano contitolari – con un Ente Pubblico di ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS) – della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali.
La presentazione della domanda avverrà telematicamente e i documenti da produrre non sono pochi. In attesa che Invitalia realizzi un’apposita area dedicata sul proprio sito web e individui alcune faq a supporto delle aziende, il bando individua alcuni documenti che è utile conoscere da subito:
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