Lo scorso 17 gennaio, si è svolta un’interrogazione parlamentare (la n 5-00247 del 17 gennaio, la cui risposta è stata pubblicata il 18) rivolta al MEF. L’oggetto dell’interrogazione sulla proroga prevista dalla legge di Bilancio 2023 sul Bonus Mezzogiorno, anche conosciuto come Bonus Sud.
Dato l’impatto sull’economia meridionale, che ha confermato un trend in crescita degli investimenti produttivi, soprattutto in determinate zone del Mezzogiorno, è stato chiesto al MEF di considerare la possibilità di rendere strutturale il suddetto credito di imposta.
Ad avviso dei sottoscrittori della interrogazione (On. Congedo, De Bertoldi, Filini, Matera, Matteoni e Testa) infatti, ciò consentirebbe di determinare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi per il Mezzogiorno, in grado di consentire uno sviluppo strategico delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove aziende nelle medesime aree interessate.
Di seguito quanto condiviso dal MEF.
Valutare di rendere strutturale il Bonus Sud comporta significativi profili di criticità, considerata la disciplina europea in materia di aiuti di Stato.
L’articolo 107, paragrafo 1), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), prevede infatti che «Salvo deroghe contemplate dai trattati, sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in citi incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza».
Proprio alla luce di tale articolo, il Bonus Sud rientra in queste fattispecie di deroghe ammesse; e per tale profilo la sua durata di validità deve essere limitata nel tempo, come peraltro emerge dalla stessa giurisprudenza della Corte di giustizia UE.
Lo stesso Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014 (GBER) ha una durata limitata nel tempo e la sua validità è stata prorogata al 31 dicembre 2023.
Inoltre, sotto il profilo finanziario, la proroga del Bonus Sud comporta una perdita di gettito identificata in 1.467 milioni di euro. La conversione a misura strutturale del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno determinerebbe quindi un onere annuo di un milione e mezzo di euro per il quale occorrerebbe trovare, a regime, idonea copertura finanziaria.
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