Skip to main content

15 Ottobre 2020

Bonus Sud e Credito investimenti in beni strumentali

finanziamenti-per-imprese-sud-italia

In alcune regioni si arriva fino all’85%, non solo per le aziende del meridione

Il Mezzogiorno è al centro di numerosi interventi a suo favore. Anzi, trovarsi in una delle Regioni in esame sta diventando un vero e proprio privilegio.

Il credito di imposta investimenti al Sud, anche detto Bonus Sud, è stato introdotto con la legge di Stabilità del 2016. A seguito di numerose modifiche, ad oggi la situazione è decisamente interessante.

Bonus Sud

Il bonus sud può essere utilizzato da tutti i soggetti titoli di reddito di impresa che effettuano nuovi investimenti destinati a strutture produttive del Mezzogiorno. Riguarda gli acquisti di beni strumentali nuovi per le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

La misura del credito nelle suddette regioni è così disposta:

  • 45% per le piccole imprese, con un massimale di investimento di 3 milioni di euro;
  • 35% per le medie imprese, con un massimale di investimento di 10 milioni di euro;
  • 25 % per le grandi imprese, con un massimale di investimento di 15 milioni di euro.

Non solo Mezzogiorno ma anche Abruzzo e Molise, dove le percentuali sono rispettivamente 30, 20, 10%.

Nei comuni delle Regioni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti da eventi sismici, il credito spettante è riconosciuto invece nelle misure del 45, 35, 25%.

Inoltre, il bonus Sud è cumulabile con il credito investimenti in beni strumentali, introdotto con la Legge di Bilancio 2020.

Cosa prevede il bonus

E’ importante precisare che mentre il Credito investimenti è automatico – nel rispetto degli oneri documentali previsti dalla norma -, il Bonus Sud prevede la richiesta del credito tramite apposita comunicazione da presentare all’Agenzia delle Entrate.

La comunicazione è funzionale alla fruizione dei seguenti crediti:

  • Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (Bonus Sud)
  • Credito di imposta per gli investimenti nei comuni del centro Italia colpiti dal sisma a far data dal 24/08/2016 (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo)
  • Credito di imposta per gli investimenti nelle zone economiche speciali – ZES

I primi due sono operativi fino al 31/12/2020, mentre l’ultimo fino al 31/12/2022 su una spesa massima di 50 milioni.

Condividi su: