15 Marzo 2022
Audit 4.0: cos’è e perché è così importante
Con il termine “audit 4.0” si intende l’attività di verifica e revisione degli investimenti 4.0 che hanno goduto delle agevolazioni iper ammortamento e credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi di cui agli allegati A e B.
La verifica è finalizzata a constatare che i requisiti affinché i beni possano essere qualificati come 4.0 siano costanti e continui nel tempo e che in sede di controllo l’Ente verificatore non proceda al ricalcolo dell’agevolazione fiscale.
Perché devo fare l’audit?
Nel caso in cui non sia intervenuto alcun cambiamento apparentemente significativo nel processo produttivo, è comunque necessario poter giustificare, almeno per tutti i periodi di fruizione dell’agevolazione, che il bene mantenga in essere i requisiti normativi.
Questo principio è stato disposto in prima istanza dal MISE, all’interno della Circolare n. 177355 del 23 maggio 2018 dove dispone che:
“[…] ai fini del mantenimento del diritto al beneficio, dovrà essere presente, evidentemente, anche nei periodi d’imposta successivi a quello in cui il bene viene interconnesso”.
In secondo luogo, l’Agenzia delle Entrate ha ripreso e riproposto il concetto all’interno della risposta ad interpello n. 394 del 2021 affermando che:
“[…] Da ultimo, appare anche opportuno ricordare, in via generale, che il rispetto delle 5+2/3 caratteristiche tecnologiche e del requisito dell’interconnessione, dovranno essere mantenute in essere per tutto il periodo di godimento dei benefici 4.0. Al riguardo, si precisa che, ai fini dei successivi controlli, dovrà essere cura dell’impresa beneficiaria documentare, attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti”.
Quando è necessario l’audit?
L’audit è necessario per tutti quegli investimenti qualificati come 4.0 e che hanno dato luogo all’agevolazione dell’iper ammortamento o del Credito d’imposta per investimenti 4.0.
Alcune fattispecie come ad esempio:
- cambiamenti produttivi;
- rinnovamento dei software aziendali;
- spostamento di macchinari tra stabilimenti;
- ammodernamenti;
- mancanza di comunicazione tra il reparto produttivo e i reparti direttivi;
- ecc..
possono influire indirettamente sul rispetto dei requisiti.
Inoltre, in caso di controlli, il panorama che si trova davanti il Soggetto verificatore sarà diverso da quello indicato all’interno della relazione tecnica o della dichiarazione sostitutiva.
Intervenire preventivamente permetterà all’azienda di fornire tutti i giustificativi corretti di natura tecnica.
Per questo può essere utile chiedere supporto ad un terzo che sia in grado di rispondere e porre rimedio a casistiche come queste:
- in produzione non rispettano le modalità operative definite in perizia ma nessuno lo sa
- I dati scambiati non sono archiviati o lo sono per poco tempo
- I dati salvati non sono sufficientemente adeguati perché non rappresentativi delle funzionalità del bene
- I dati sono salvati con una frequenza non adeguata
Il metodo Open
- FASE 1: Individuazione dei requisiti (formali e tecnici) posseduti e valutazione degli step successivi per ottenere i requisiti mancanti per poter fruire del beneficio.
- FASE 2:Verifica sul campo del mantenimento del livello 4.0 richiesto dalla norma.
- FASE 3:Eventuale sw selection o selezione di tecnologie utili alla interconnessione e integrazione, supporto all’innovazione e ottimizzazione di processo
- FASE 4: interfacciamento e coordinamento dei fornitori di sw e macchine per definire le modalità corrette per soddisfare i requisiti per il mantenimento del beneficio fiscale
- FASE 5: Affiancamento fino al soddisfacimento dei requisiti.
- FASE 6: Raccolta dei documenti tecnico-economici necessari alla redazione della perizia asseverata e del verbale di collaudo di interconnessione
- FASE 7: Assistenza in caso di verifica fiscale.