A seguito dell’approvazione dell’accordo di programma, che vede l’area industriale di Torino riconosciuta come “area di crisi complessa”, le imprese potranno, a partire dal prossimo 25 luglio, proporre progetti del valore di almeno un milione di euro finalizzati al rilancio delle attività e all’aumento dei livelli occupazionali.
I progetti di investimento che potranno essere presentati, devono prevedere il raggiungimento di uno o più dei seguenti obiettivi:
Si punta infatti alla creazione di un Hub Automotive e di un Hub Aerospazio.
Le iniziative devono prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale. E’ possibile che tali programmi siano arricchiti da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale.
Occorre ricordare che è fondamentale la previsione del mantenimento o dell’incremento del numero di addetti dell’unità produttiva sede del progetto. Nel caso di progetti presentati da reti di imprese, questo requisito va rispettato dalle singole imprese della rete.
Il piano occupazionale dovrà essere concluso entro 12 mesi, pena la rimodulazione delle agevolazioni previste.
Come anticipato, i piani di investimento devono prevedere un minimo di spesa di 1 milione di euro.
Nelle reti di imprese, le singole partecipanti dovranno partecipare con spese pari ad almeno 400.000,00 € cadauna.
E’ possibile rendicontare le seguenti voci di costo:
Nel caso i programmi prevedano anche progetti di innovazione dell’organizzazione potranno essere altresì rendicontate spese di personale e costi extramuros; nel caso di progetti formativi, tutti i costi ad essi inerenti (es – personale coinvolti, docenza, spese generali..).
L’accordo di programma già sottoscritto lo scorso dicembre vede come attori il MISE, l’ANPAL, Regione Piemonte, il Comune di Torino, ICE e Invitalia, che è l’attuale soggetto gestore.
Potranno presentare domanda le società:
Inoltre, è bene definire i confini dell’area industriale di Torino, composta da 112 comuni, che sono:
Ala di Stura, Almese, Alpignano, Avigliana, Balangero, Balme, Beinasco, Borgaro Torinese, Borgone Susa, Brandizzo, Brozolo, Bruino, Brusasco, Bruzolo, Buttigliera Alta, Cafasse, Candiolo, Cantoira, Caprie, Casalborgone, Caselette, Caselle Torinese, Castagneto Po, Castagnole Piemonte, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Ceres, Chialamberto, Chianocco, Chiusa di San Michele, Chivasso, Cinzano, Ciriè, Coassolo Torinese, Coazze, Collegno, Condove, Corio, Druento, Fiano, Gassino Torinese, Germagnano, Giaveno, Givoletto, Groscavallo, Grosso, Grugliasco, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Lauriano, Leini, Lemie, Lombardore, Mathi, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Moncalieri*, Montanaro, Monteu da Po, Nichelino, Nole, None, Orbassano, Pessinetto, Pianezza, Piobesi Torinese, Piossasco, Reano, Rivalba, Rivalta di Torino, Rivarossa, Rivoli, Robassomero, Rocca Canavese, Rosta, Rubiana, San Benigno Canavese, San Carlo Canavese, San Didero, San Francesco al Campo, San Gillio, San Gioiro di Susa, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Sangano, Sant’Ambrogio di Torino, Sant’Antonino di Susa, Sciolze, Settimo Torinese, Torino*, Trana, Traves, Usseglio, Vaie, Val della Torre, Valgioie, Vallo Torinese, Varisella, Vauda Canavese, Venaria Reale, Verolengo, Villanova Canavese, Villar Dora, Villar Focchiardo, Villarbasse, Vinovo, Viù, Volpiano, Volvera
Le imprese potranno richiedere un mix tra finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto in qualità di contributi in conto impianti e di contributo diretto alla spesa.
La soglia massima di contributo prevista è del 75%, di cui la quota di finanziamento agevolato non potrà essere maggiore del 20% del progetto di investimento.
E’ comunque previsto l’obbligo in capo al soggetto proponente di apportare almeno il 25% della spesa ammissibile attraverso risorse proprie, ovvero mediante finanziamento esterno.
La domanda andrà presentata telematicamente secondo le istruzioni e i moduli forniti da Invitalia, nel periodo compreso tra il 25 luglio e il 20 settembre.
Chiuso lo sportello, Invitalia si è preservata un tempo di 20 giorni per la pubblicazione della graduatoria di ammissione alla fase di valutazione.
I criteri di valutazione rispecchiano gli obiettivi finali dell’accordo di programma.
Sarà quindi fondamentale l’incremento occupazionale.
Verrà poi data priorità alla fabbricazione di apparecchiature elettriche e mezzi di trasporti, nonché telecomunicazioni.
In secondo luogo, vengono i settori della metallurgia, tessile e pellame, chimico, minerario, elettronica e produzione di software. Gli altri settori sono ammessi ma non otterranno alcun punteggio premiale.
In ultimo, ma non per importanza, verrà data maggiore importanza ai progetti in tutela ambientale, industria 4.0 e finalizzati all’acquisizione di attivi aziendali.
Esistono poi priorità di valutazione nel caso di domande con le stesse caratteristiche:
E’ possibile il cumulo con altre misure, sempre nel rispetto del Regolamento GBER.
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