Siamo a marzo 2021 e le imprese hanno già impostato il budget e le strategie per il 2021.
Partiamo da un presupposto fondamentale: è un anno atipico, forse più del 2020. Questo perché la presunta ripresa post covid non è ancora partita del tutto.
E’ in dubbio per la prossima settimana un nuovo blocco (o comunque forti limitazioni) per molte attività produttive; nei prossimi giorni dovranno essere pubblicati ulteriori decreti con la previsione di ristori, proroghe e nuovi incentivi ed agevolazioni. Il tutto in un’alea di dibattito e incertezza.
Sicuramente è opportuno seguire il proprio piano A, ma attuare ragionamenti paralleli e costruire dei “piani di riserva”. La pianificazione diventa fondamentale e avere chiari gli obiettivi è sicuramente utile.
Il MISE ha reso noto che nel 1° semestre verranno rese note nuove indicazioni operative per il piano Transizione 4.0: si preannunciano aumenti di aliquote ma anche ulteriori oneri ancora non definiti.
Ulteriormente resta da capire se il piano Colao verrà realmente attuato, in tutto o in parte.
Si tratta di un Fondo destinato al supporto finanziario di aziende in crisi temporanea o in amministrazione temporanea.
La dotazione iniziale è di 300 milioni di euro e ricadrà nel Temporary Framework. Il Fondo si affianca al Fondo Patrimonio Rilancio, di prossima attivazione e controllato da Cassa Depositi e Prestiti.
E’ alla Corte dei Conti il decreto che apporta ulteriori 93,5 milioni di euro per il Mezzogiorno. La misura riguarda le PMI di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. E’ prevista per aprile l’apertura del secondo sportello con una dotazione aggiuntiva di 132,5 mln di euro.
I programmi di investimento ammessi hanno come obiettivo la creazione di una nuova unità produttiva o il cambiamento fondamentale del processo di produzione.
L’agevolazione riconosciuta è un mix tra contributo in conto impianti e un finanziamento agevolato, per una copertura fino al 75% delle spese ammissibili
A seguito della proroga prevista dalla nuova Legge di Bilancio, la misura è stata prevista per il nuovo biennio. Vengono quindi apportate modifiche al modello di comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate prevedendo specifiche di progetto e un’apposita sezione per l’indicazione di aiuti di Stato e in de minimis.
Dovrebbe essere operativo entro fine mese.
Il fondo che gestirà operazioni di capitalizzazione delle grandi imprese, attualmente è stato approvato il provvedimento dalla Corte dei Conti e a giorni dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta. Le risorse iniziali sono circa 40 miliardi di euro e possono valere sul Temporary Framework.
Sono stati stanziati ulteriori 2 miliardi di euro che andranno a coprire le domande in esubero del 2020.
Inoltre Simest ha approvato il nuovo plafond previsto per il Temporary Framework con un incremento da 800.000,00 a 1.800.000,00 €; per questo motivo le imprese beneficiarie saranno chiamate ad inviare una nuova dichiarazione integrativa secondo le istruzioni fornite da Simest, pena perdita del beneficio.
Accanto alle misure di prossima definizione ci sono anche alcune in scadenza o che subiranno modifiche. In questo labirinto di date, numeri e decreti, riuscire a non perdersi nulla è davvero difficile. Per il momento, ricordiamo le proroghe e le scadenze imminenti.
La scadenza prevista per il prossimo 16 di marzo è stata prorogata a maggio. Il provvedimento definitivo è in corso di redazione e promulgazione.
Ricordiamo che al 31 marzo scadono il Tax Credit pubblicità e i Tax Credit per la Stampa periodica italiana all’estero e l’Editoria speciale periodica. Le misure prevedono Iter differenti. Per ulteriori approfondimenti potete scriverci su ask@opentorino.it.
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