11 Novembre 2022
150 milioni per progetti di efficienza energetica
Il precedente Governo si chiude, tra le varie attività, con un decreto da ben 150 milioni a valere sul Fondo per la transizione industriale da utilizzare per finanziare progetti di efficienza energetica ed economia circolare.
Il testo del decreto è ora al controllo della Corte dei conti
Della torta di 150 milioni, ben la metà sarà riservata alle imprese energivore, anche se l’accesso alla misura è permesso alle imprese di qualsiasi dimensione, purchè abbiano programmi di investimento con obiettivi ambientali. I progetti potranno prevedere anche programmi di formazione del personale (per massimo il 10% del valore di investimento).
Tra gli obiettivi di progetto troviamo:
- maggiore efficienza energetica nell’unità produttiva;
- riuso, riciclo o recupero di materie prime;
- cambiamento del processo produttivo con soluzioni di efficienza energetica o riciclo (in questo caso le agevolazioni sono limitate).
I programmi di investimento dovranno essere validati da uno studio tramite cui si individuano obiettivi misurabili e monitorabili. Nello specifico, per l’efficienza energetica va prevista l’introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi.
Altro aspetto fondamentale è la dimensione economica dei progetti, che dovranno avere spese totali tra 3 e 20 milioni. Inoltre, dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda di accesso al Fondo e realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una sola proroga di 12 mesi).
Le agevolazioni e le spese
Le agevolazioni saranno concesse sottoforma di contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento Gber.
Tra le spese ammissibili ritroviamo il suolo aziendale e sue sistemazioni (se necessarie agli obiettivi ambientali e nei limiti del 10% dell’investimento); le opere murarie e assimilate (se necessarie agli obiettivi e nel limite del 40%); gli impianti e attrezzature nuovi di fabbrica; programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate relative a nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Indipendentemente dal nullaosta della Corte dei Conte, sarà comunque necessario un provvedimento direttoriale del ministero che fissi la data di apertura per le domande, per le quali è prevista una valutazione con procedimento a sportello, fino a esaurimento delle risorse.
È prevista la possibilità di cumulare gli incentivi con altri aiuti nel rispetto del Regolamento Gber; nel caso in cui fossero riconosciuti nell’ambito del Quadro temporaneo, non potranno essere sommati con altri aiuti di Stato per gli stessi costi ammissibili.