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4 Febbraio 2021

Temporary framework: proroga al 31 dicembre 2021

Plafond più alti e possibilità di trasformare i contributi in liquidità

Lo scorso 28 gennaio la Commissione europea è intervenuta in tema di Temporary Framework.

Tale strumento è stato adottato da marzo 2020 con il fine di sostenere l’economia europea durante la pandemia ancora corrente. L’obbiettivo è quello di cercare di sopperire alle carenze di liquidità da parte delle imprese consentendo agli Stati Membri di adottare misure di sostegno derogatorie.

La proroga

Oggetto di diverse modifiche e adeguamenti, è stato prorogato al 31 dicembre 2021, con un aumento dell’importo concedibile alle imprese con perdite di fatturato superiori al 30% (da 3 a 10 milioni).

Ancora, vengono aumentati i massimali degli aiuti di Stato da 800 mila a 1,8 milioni di euro. Tale soglia è valida per la generalità delle imprese, ad esclusione di alcuni settori, quali l’agricoltura e la pesca.

In questo caso infatti le soglie passano dai:

  • 100 mila euro per l’agricoltura ai 225 mila;
  • da 120 mila euro per i settori della pesca e dell’acquacoltura a 270 mila euro.

La proroga del TF è valida per tutte le misure previste nel quadro temporaneo, comprese le misure di ricapitalizzazione il cui termine era prima fissato al 30 settembre 2021.

Ricordiamo che gli interventi del TF sono cumulabili con il de-minimis!

Le novità

La maggiore novità resta la possibilità di convertire, fino al 31 dicembre 2022, gli strumenti rimborsabili concessi nell’ambito del quadro in altre forme di aiuto, come ad esempio sovvenzioni a fondo perduto.

Ciò si traduce nella possibilità per un molte aziende di utilizzare eventuali contributi fuori plafond, trasformandoli di fatto in liquidità, senza dovervi rinunciare, rimborsarli o pagare sanzioni.

Per quanto sembri una boccata d’aria per il bacino potenziale di utenti, d’altra parte occorre considerare la possibile difficoltà di calcolo degli aiuti già fruiti. Infatti, a titolo esemplificativo e non esaustivo, rientrano gli aiuti per la produzione e la fornitura di dispositivi medici, i ristori, le agevolazioni regionali per il Covid, gli aiuti per la ricapitalizzazione delle imprese, le garanzie Ismea, la decontribuzione Sud per l’occupazione e molte altre..

Sicuramente uno strumento valido e anzi necessario per consentire una ripresa cosciente e strutturale delle imprese, che deve però essere dettata da una strategia interna e non dalla smania di ottenere il più possibile.

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