Detrazioni fiscali per investimenti e PIR alternativi, l’incontro tra domanda e offerta cambierà?
Tutto è partito con il Decreto Rilancio, con la previsione di detrazioni fiscali del 50% per le persone fisiche che investono in startup e PMI innovative. Ora il Decreto attuativo è al vaglio della Corte dei Conti in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Nel corso dei mesi qualcosa è cambiato: la precedente versione della normativa includeva infatti anche le società di capitali, alle quali ora resta preclusa questa possibilità. Opportunità che varrà invece per i privati che potranno in alternativa:
- Investire in una o più startup, con un tetto di 100 mila euro annui;
- Investire in PMI innovative, con un tetto maggiorato: 300 mila euro.
Ma bisogna prestare attenzione, questi investimenti si concretizzano per le aziende beneficiarie, in aiuti in de minimis, che devono rispettare un plafond di 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Nel caso di investimenti in PMI innovative, è comunque possibile sforare il tetto sopra indicato: sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30%.
L’investimento può avvenire o direttamente nel capitale sociale o in maniera indiretta, tramite fondi comuni. Tra i conferimenti in denaro sono ammesse anche le compensazioni dei crediti in sede di sottoscrizione di aumenti di capitale.
Sempre il Decreto Rilancio è intervenuto poi nella definizione dei cosiddetti PIR alternativi, introducendo un ulteriore strumento per incentivare l’afflusso di risorse alle imprese anche con capitale di debito.
Per i PIR alternativi costituiti da gennaio, è possibile vantare un credito di imposta pari alle eventuali minusvalenze derivanti dagli investimenti qualificati entro il 31 dicembre 2021, purchè siano detenute per almeno 5 anni.
Per questo strumento è stata redatta una circolare da parte dell’Agenzia delle Entrate in bozza, che ora è in consultazione.
Questi sono solo alcuni dei nuovi strumenti messi a disposizione del mercato con l’intenzione di apportare nuova liquidità nelle aziende. Questo è anche un modo per fornire ulteriore supporto al panorama delle aziende in un momento in cui le casse dello Stato sono messe a dura prova dalla necessità giornaliera di trovare ulteriori risorse come ristoro per le aziende.